Sedici palazzi a rischio. E uno stato di emergenza dichiarato nel lontano 2008. Un iter burocratico “assurdo”, con un percorso zigzagato tra stop e ripartenze da un ente all’altro. Uno “stillicidio”, insomma, come l’ha definito il responsabile comunale dell’Urbanistica, Raffaele Bramante, che ha messo in ginocchio un’area a vocazione turistica.
“Sembrava una missione impossibile quella di recuperare le risorse necessarie – ha detto emozionato il sindaco, Pasquale Tucci -, sono orgoglioso di comunicare la conclusone di un lavoro durato un decennio. A breve partiranno i lavori per risolvere il problema del dissesto idrogeologico, un unico grande progetto che prevede due stralci”.
Il timing lo ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, che assieme al governatore Michele Emiliano e al collega Giovanni Giannini ha messo sul piatto 6 dei 22 milioni di euro investiti nel progetto (16 rinvengono dal Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica): “Entro fine giugno partiranno i lavori per il primo lotto, mentre per il secondo bisognerà attendere ottobre, per rispettare le norme di tutela della fauna – ha dichiarato -. Si tratta di un intervento imponente, una grande opera pubblica utile per evitare gli sprofondamenti, per il quale abbiamo lavorato tantissimo. I cittadini che hanno investito in questo territorio, caratterizzato da uno scenario originalissimo fortemente attrattivo per il turismo, per anni sono stati giustamente incazzati dopo aver visto il valore degli immobili crollato”.
Del resto, gli ultimi report di Pugliapromozione sui flussi turistici dicono che la città dell’anguilla ha fatto registrare 12.613 arrivi (è al 51mo posto su 195 comuni pugliesi) e ben 65.320 presenze (31ma). D’estate, infatti, considerando le 4mila unità abitative di Marina di Lesina, su questo territorio ci sono più di 20mila persone. “Con questi interventi, miglioreremo di molto la qualità della vita e rilanceremo il turismo e l’edilizia”, ha aggiunto l’avvocato foggiano.
Il primo lotto è stato affidato alleati CCC (Cantieri costruzioni cemento) e Gianni Rotice, mentre il secondo allo studio Majone di Milano, con i professionisti foggiani Pippo Cavaliere e Michela De Salvia. L’intervento è stato spiegato in un convegno a Lesina dal professor Ferruccio Piccinni, coordinatore del gruppo di progettazione.
“Gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza proposti – ha spiegato – consistono nella la bonifica del sottosuolo attraverso una serie di iniezioni eseguite con idonee miscele cementizie, nella realizzazione di due paratie di disconnessione idraulica lungo la sponda sinistra del canale con la sistemazione della stessa sponda per una lunghezza totale di 184 metri e nel riempimento delle residue cavità non affioranti e delle disconlinuità strutturali dell’ammasso roccioso del sottosuolo mediante la realizzazione di 861 perforazioni DN 130 mm, per una profondItà di 30 metri. Inoltre è prevista la realizzazione di un’area di circa 6700 metri quadrati, attraverso un intervento basato sulla tecnologia di jet-grouting o di gettiniezione, attraverso il quale verranno modificate sul posto le caratteristiche del terreno utilizzando l’effetto di getti fluidi ad altissima velocità ottenuti con pressioni elevate per disgregare il terreno, miscelarlo e sostituirlo parzialmente con un fluido stabilizzante formato da una miscela acqua-cemento. Si realizzeranno, infine, paratie di pali in prossimità delle aree ove i fabbricati esistenti sono più prossimi al canale”. “In realtà il mio primo intervento su Lesina per il Genio civile di Foggia è del 1999 – ha commentato sorridendo il collega Giuseppe Spilotro -, quindi sono 20 anni che siamo alle prese con questi problemi. Adesso, dopo anni di studi anche internazionali, si sta per risolvendo una ‘malattia’ che, seppur limitata ad un’area ben definita, ha causato non pochi problemi”.
Le “Piazze del benessere”
Oltre ai lavori di messa in sicurezza, nel progetto è previsto anche un percorso ciclo-pedonale, lungo circa novecento metri, che consentirà di connettere i luoghi del lungo canale e sarà dedicato alla mobilita ciclabile, al footing e alle passeggiate.
“La piazza dedicata allo sport di squadra, misura circa 450 metri quadri – hanno spiegato i progettisti -. L’accesso avviene direttamente dal percorso o dalla traversa di via del Sole. La piazza ha un filtro di verde ad alto fusto verso le costruzioni e una parte a verde calpestabile in adiacenza alla zona pavimentata. La piazza del benessere ha accessibilità diretta dal percorso e da Viale Saturno. E’ la più piccola delle piazze, misura circa 130 metri quadri. Protetta da una vasta area di piantumazione a medio e alto fusto è dedicata alla sosta e all’esercizio ginnico. Il Playground è lo spazio pubblico più grande e racchiude la funzione ludica con quella aggregativa. La testata a nord è la parte più a valle in corrispondenza con il secondo dei due ponti. Il percorso ciclo-pedonale si restringe per terminare sulla strada pubblica in prossimità di un incrocio pedonale nei pressi dell’accesso alle spiagge. La testata sud: il primo dei due ponti che portano al parco è raccordo tra la strada carrabile e i sentieri di mobilità lenta esistenti in località ‘Pietre Nere’ e “Scampamorte”.