“Siamo schifati da questa giustizia”. Parlano così, in un’intervista a Repubblica Bari, i parenti di Donato Monopoli, il 25enne di Cerignola morto dopo sette mesi di agonia. Il giovane è deceduto a causa delle lesioni riportate durante un brutale pestaggio avvenuto ad ottobre 2018 nella discoteca di Foggia “Le Stelle”. Per quelle violenze, i carabinieri arrestarono Francesco Stallone e Michele Verderosa, rispettivamente di 24 e 25 anni, entrambi foggiani. I due, pochi giorni dopo, ottennero i domiciliari e dallo scorso aprile sono liberi, con obbligo di soggiorno a Foggia.
“Lasciare liberi due ragazzi dopo aver fatto quello che hanno fatto ad un loro coetaneo è assurdo – hanno aggiunto i parenti a Repubblica -. È assurdo pensare che un ragazzo di 25 anni possa morire così. Non si è trattato solo di un pugno in faccia. È molto probabile che lui da svenuto sia stato colpito ancora”. Nei sette mesi di coma, il 25enne ha subito quattro interventi chirurgici. Giunse a Casa Sollievo in gravi condizioni, ricoverato immediatamente in coma farmacologico per una emorragia al capo.
Sotto choc, il sindaco Franco Metta che su Facebook ha scritto: “Alla famiglia il cordoglio e la partecipazione al lutto da parte di tutta la Comunità Cittadina. Davanti a tanto dolore le parole servono a poco. Invochiamo l’opera consolatrice della Mamma Nostra di Ripalta”.