Poco meno di un mese dal voto del 26 maggio per le amministrative. A Foggia lo scontro tra i candidati sindaci con il maggior numero di liste, Franco Landella per il centrodestra, e Pippo Cavaliere per il centrosinistra extralarge, sta raggiungendo livelli di guardia.
II sindaco uscente, questa mattina in Fiera ha sferrato un colpo importante ricordando l’incarico professionale dell’ingegner Pippo Cavaliere, direttore dei lavori per il parcheggio dell’Ente Fieristico bloccato tra ricorsi e controricorsi da più di 10 anni. Son passati 3 commissari in Fiera, ma dell’Accordo Integrato da 26 milioni di euro neppure l’ombra. La gara del parcheggio è nuovamente ferma in attesa dei pronunciamenti del Tar.
Cavaliere ha risposto da Viale Giotto, in uno dei 4 comitati di Anna Maria de Martino, candidata forte di Foggia Civica in ticket con Rosario Cusmai. “Il sindaco in questo periodo sta nei nostri confronti incappando in molte cadute di stile ammesso che abbia mai nei cinque anni assunto il ruolo di sindaco – ha detto -. Sta cercando di buttarla sulla rissa. Ma questo è l’atteggiamento tipico da parte di chi è in difficoltà. Ha definito la nostra coalizione un’accozzaglia. In questo modo ha offeso migliaia di cittadini perché in questa accozzaglia sono presenti dei giovani di buone speranze, persone che per la prima volta si affacciano al mondo politico, hai offeso il mondo della scuola, hai offeso il mondo dei lavoratori, dei professionisti, il mondo politico. Nella nostra coalizione ci sono insegnanti, giovani, professionisti, imprenditori. Noi non cadremo nel suo tranello”.
A difendere la linea del centrosinistra dalla Fiera anche l’assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia, candidato e capolista di Senso Civico.
“Il parcheggio è bloccato al Tar e menomale che ci sta Pippo Cavaliere e quelli che hanno avuto la capacità di intercettare le risorse per poterle metterle al bando. È un po’ strumentale il fatto che il sindaco di Foggia nella sua veste di chi dovrebbe auspicare il rilancio della Fiera voglia cogliere invece le questioni della veste professionale. Noi dovremmo confrontarci su tutto ciò che il Comune in questi anni non ha saputo fare per questa realtà importante. Ricordo che il massimo dell’immaginazione che Landella aveva prodotto su questa iniziativa fosse spostare il mercato del Venerdì. Non mi pare che si sia qualificato per una viabilità adeguata a questo luogo, non mi pare che ci sia una sinergia che il Comune ha prodotto in termini di progettualità su strutture che potrebbero avere un loro perché. Se pensiamo alla Fiera di Bari dove Regione e Comune sono riusciti a rivitalizzare alcuni spazi con l’intelligenza di chi ha avuto l’opportunità di togliere dal degrado un luogo che pure ha una destinazione diversa, immagino quanto sia stata inefficiente la capacità propositiva del Comune. Dobbiamo superare la logica della contesa che è l’unica con la quale si sa cimentare il sindaco di Foggia, cerchiamo di trovare i punti che ci uniscono. Capisco che nelle liti e nelle guerre il sindaco Landella possa mascherare il proprio deficit di capacità propositiva però sono dell’idea che dovrebbe essere una volta tanto il sindaco della città. Non è sindaco solo quando si mette la fascia tricolore, ma anche quando si parla dei temi della città”.