“Giornalisti mafiosi”. Il caso dei commenti di due carabinieri nella pagina Facebook de l’Immediato è stato ripreso dalle maggiori testate regionali. In un servizio del TG3 Puglia, sono finite al centro delle attenzioni le parole scritte da uomini in uniforme come Antonio Ferrantino e Michele Ciuffreda che sui social hanno insultato la testata dopo gli articoli sulla mafia del Gargano. “Lo scenario è quello dei comuni di Mattinata e Monte Sant’Angelo, teatro nelle ultime settimane di atti intimidatori ai danni del sindaco, Pierpaolo D’Arienzo“, ha evidenziato il giornalista Fabio Forlano. Oggi, anche Gazzetta del Mezzogiorno e Corriere del Mezzogiorno hanno dato ampio risalto alla notizia con un richiamo in prima pagina e un approfondimento nelle pagine interne. Mentre già ieri, l’agenzia ANSA aveva diffuso la vicenda sui propri canali web. Anche la televisione foggiana, Teleblu affronterà l’accaduto nel tg odierno. Lo stesso ha fatto Stato Quotidiano di Manfredonia riportando ieri stesso il caso sul proprio sito.
“Offese molto pesanti”, si legge nella testatina della Gazzetta. “Gli insulti su Facebook sono uno sport pure per i carabinieri” è invece il titolo sul Corriere del Mezzogiorno. Mentre la notizia viene ripresa dalle maggiori testate, il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Foggia sta valutando la posizione dei due militari. Entrambi potrebbero subire un provvedimento disciplinare. Anche la posizione di Ferrantino, nonostante sia in congedo da circa un anno, è al vaglio dei vertici provinciali dell’Arma.
Proprio il militare originario di Mattinata, con parenti pregiudicati, uno dei quali apparso nell’articolo de l’Immediato commentato dal militare, ha subito provveduto a rimuovere quanto scritto e a cambiare la foto profilo, togliendo quella nella quale appariva in divisa. Sono invece ancora presenti, i commenti al veleno di Ciuffreda che dava per falsi gli articoli sulla mafia a Mattinata, nonostante lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni criminali. Anche Ciuffreda annovera strette parentele con noti pluripregiudicati.