È stato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ad inaugurare questa mattina l’anno accademico 2018/19 dell’Università di Foggia. Alla grande cerimonia, svoltasi nell’aula magna “Valeria Spada”, presso il Dipartimento di Economia, hanno partecipato anche il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, nonché Rettore dell’Università di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi e tutte le autorità del terriorio.
Quella di questa mattina è stata l’ultima cerimonia di inaugurazione alla quale Maurizio Ricci ha preso parte in qualità di Rettore dell’Università di Foggia, in considerazione della scadenza del mandato prevista per il 31 ottobre 2019. “A chiunque mi succederà lascerò un’università con i conti in ordine, con il bilancio saldamente in sicurezza, con una robusta identità nazionale e internazionale, con una solida credibilità scientifica, una didattica di qualità attenta alla occupabilità dei nostri laureati, impegnata in prima linea per concorrere non solo allo sviluppo scientifico-culturale ma anche a quello socio-economico di un territorio, ampio e dalle ricche potenzialità, in cui siamo sempre stati portatori della promozione della cultura della legalità – ha spiegato -. Ricci ha tracciato poi un bilancio del lavoro svolto negli anni. “Quanto alla ricerca abbiamo raggiunto ottimi risultati, l’UniFg pur soffrendo di attrattività ed occupazione ha migliorato l’accesso al programma Erasmus, l’erogazione di borse di studio, il rapporto docenti-alunni, qualità nei profili culturali e corsi di studio, didattica e-learning, proficue attività sportive tramite il CUS-Centro Sportivo Universitario – ha illustrato il Magnifico Rettore -. E ancora sono stati fatti passi in avanti nell’internazionalizzazione. Il nostro non è un ateneo di passaggio ma di riferimento”.
Dall’autonomia (5 agosto 1999), l’Università di Foggia ha laureato 22.782 studenti. Sono stati messi in piedi 6 Dipartimenti (Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente; Giurisprudenza; Economia; Studi umanistici. Lettere, Beni culturali, Scienze della formazione;Medicina clinica e sperimentale; Scienze mediche e chirurgiche) che attualmente ospitano i 38 corsi di laurea che compongono l’intera offerta formativa, per un totale di poco superiore ai 10.000 studenti provenienti da 13 regioni italiane (gli stranieri che al momento studiano all’Università di Foggia sono quasi 400). Ed ancora, 341 Docenti e 320 unità di personale tecnico-amministrativo, quindi 3 rettori che si sono succeduti alla guida dell’Ateneo: il prof. emerito Antonio Muscio (1999-2008); il prof. Giuliano Volpe (2008-2013); l’attuale Rettore prof. Maurizio Ricci (eletto nel 2013, resterà in carica fino al 31 ottobre 2019). Ogni anno l’Università di Foggia organizza circa 250 tra congressi, convegni, dibattiti e giornate studio, occasioni di crescita e confronto per il territorio, facendo in modo che la cosiddetta “economia dell’indotto congressuale” lasci tra Foggia e la Capitanata ingenti risorse non soltanto materiali. E poi competenze, saperi, conoscenze, ricerca scientifica, innovazione tecnologica, scambio di docenti e studenti, una rinnovata vita culturale e accademica della città. L’Università di Foggia, che da anni si attesta tra gli Atenei migliori del Mezzogiorno, rappresenta “una realtà di permanenza e non più di transito, una tappa di affermazione e non di partenza”, come ricordato da Ricci, durante il suo intervento.
I complimenti del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. “Il vostro giovane ateneo ha raggiunto in pochi anni traguardi importanti a livello nazionale, ha portato avanti un progetto dinamico e innovativo – ha detto l’onorevole Marco Bussetti -. É una delle realtà all’avanguardia del Mezzogiorno d’Italia, un attore principale per la crescita della Capitanata. Siete i primi in Italia per l’erogazione di borse di studio personalizzate e ad aver concesso la doppia carriera agli studenti che praticano sport a livello agonistico. E ancora ricordo l’istituzione Festival della Ricerca e dell’Innovazione – ha evidenziato il Ministro -. Come diceva Aldo Moro l’università deve essere un ponte per la vita. Non è possibile che noi formiamo i giovani e gli stati esteri li accolgano. La Politica del Lavoro non ha dato le giuste attenzione ai giovani. Come Governo stiamo semplificando ed investendo per rilanciare il mondo universitario – ha spiegato Bussetti -. In Italia mancano i medici, non da ora ma da sempre. Prevediamo dal prossimo anno il 20% in più di ingressi a Medicina e maggiori posti per i corsi di laurea a numero chiuso. Le prove ad accesso programmato cambieranno: più domande su cultura generale (da due a dodici), diminuiranno quelle di logica – ha anticipato -. Abbiamo ereditato un sistema complesso e in difficoltà”. Infine il messaggio agli studenti: “Coraggio giovani, siate sempre curiosi e andate avanti con grande forza e speranza”.