Dopo la notizia della riapertura del locale “Dottor Bud” di Foggia, ubicato in via D’Addedda e adibito alla vendita di canapa legale, interviene la Procura. “È indispensabile precisare – si legge in una nota – che il signor Ricciuto Giuseppe è imputato del delitto di cui all’art. 73, 1° e 4° co., del d.p.r. n. 309/1990 (testo unico sugli stupefacenti), perché trovato in possesso non solo di un quantitativo di “canapa light” avente una concentrazione di THC inferiore al limite di 0,6% consentito della legge n. 242/2016, bensì anche di ulteriori complessivi 2.240,06 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed hashish con concentrazione di THC superiore al limite.
“La sostanza – aggiungono dalla Procura di Foggia -, secondo la normativa vigente, ha natura di stupefacente e dagli accertamenti tecnici espletati è risultata la possibilità di ricavare 1474 dosi singole droganti. Il “Dottor Bud”, utilizzato da Ricciuto per svolgere professionalmente l’attività di cessione di sostanza stupefacente, è stato sottoposto a sequestro preventivo alla luce del decreto emesso dal GIP del Tribunale di Foggia il 18 luglio 2018. Tale provvedimento è stato confermato dal tribunale del Riesame con ordinanza del 4 settembre 2018″. E ancora: “In data 19 settembre 2018, il GIP del tribunale foggiano ha rigettato l’ennesima richiesta di dissequestro del negozio. Infine, il 28 febbraio scorso, il GUP ha disposto la restituzione a Ricciuto dell’immobile adibito a negozio”, provvedimento impugnato dalla Procura. “Allo stato – concludono -, nessuna sentenza risulta emessa nel relativo processo”.