7 liste (2 civiche di Leo Di Gioia, i cassaniani azzurri popolari e Pisicchio, Città Futura, la Sinistra, il PD e la lista del sindaco) per una compattezza della coalizione. Questo è il centrosinistra extralarge che oggi si è presentato ufficialmente con la presentazione del candidato sindaco di Foggia, l’ingegner Pippo Cavaliere nella vineria Bolla. Al suo fianco il portavoce Gianni di Bari e il creativo Gianluca Di Santo autore della campagna dai colori amaranto e del claim “Punto Primo”.
Punto primo, Pippo Cavaliere candidato, questo negli intenti della coalizione è il primo valore aggiunto. L’ingegnere chiede un patto per la città.
“Non ricordo una coalizione di centrosinistra così compatta e così larga”, ha detto in esordio raccontando i tentennamenti prima di accettare.
“Mi sono chiesto: ma sono in grado, ho la forza di sostenere questa battaglia? Cosa mi ha spinto a superare il tormento interiore? Le centinaia di messaggi di persone che mi hanno spinto ad accettare questa sfida. In particolare il messaggio di una signora, che non conosco e che mi ha scritto: ‘ingegnere, la città l’ha sempre voluta bene, difesa, non si è mai vergognata di lei. È arrivato il momento di ringraziare la città con un suo impegno’. Questo messaggio mi ha indotto ad accettare. La coalizione si sta allargando giorno per giorno e ottiene favori che vanno ben al di là del recinto politico del centrosinistra. Non vi nascondo che ci sono contatti con eletti nel centrodestra che ritengono incompatibile la loro collocazione con Landella“, ha ammesso riferendosi a Pasquale Cataneo presente oggi e a tanti altri con cui “sono in corso delle interlocuzioni”.
Forte l’attacco al centrodestra dell’attuale sindaco. “Dall’altra parte cosa abbiamo? I 5 stelle attendono ancora la certificazione. Il centrodestra ha già perso pezzi negli anni. Alle Primarie sono uno contro l’altro. Firmando il codice etico si sono fatti divieto di criticare, segno che c’era molto da criticare. Si è parlato di familismo. La Lega non votava a favore di Landella? Chiedo ai cittadini qual è la motivazione a stare insieme?”, ha domandato sapendo di poter scalfire l’unione dei tre moschettieri.
“Vengo da un’esperienza di volontariato lunga 24 anni, non era un dovere, non era necessario ma era opportuno per salvaguardare la Fondazione che mi autosospendessi. Considero la politica la forma più esasperata che esista, ho sacrificato la famiglia e il lavoro, ma assumersi la responsabilità di amministrare va oltre. La politica è la forma di volontariato più impegnativa ed esasperata che esista”.
Sarcastico sul claim di Landella. “È viva Foggia, lo slogan. Pensavamo col punto interrogativo. Tutto il rispetto per loro, ma ho l’impressione che Landella viva in un altro mondo, in un momento di esaltazione. Come si fa ad essere orgogliosi di quello che è oggi Foggia? Ho provato tenerezza e gratitudine per Vibo Valentia perché ci ha salvato dall’ultima posizione”, il commento.
Tassi di disoccupazione, reddito medio inferiore ai 17mila euro, tutto per l’ingegnere dimostra che Foggia non è viva. “È viva Foggia, ma perché? Se lo dicessi io potrei essere strumentale, ma lo dice l’Istat, lo dice il Sole24, lo dicono i consiglieri comunali che erano in quella coalizione. Lo dicono i cittadini che lamentano le strade dissestate, le circolari che non partono o si fermano, le strade buie.
Qual è il lascito dell’amministrazione uscente se non quello di aver inaugurato alcune opere la cui programmazione spetta alle amministrazioni precedenti e alla Regione Puglia?”
Ebbene, il programma di Cavaliere sarà presentato quanto prima e sarà “plurale per arginare l’emarginazione che vive la città”.
Taluni finanziamenti come l’Housing sociale non passeranno più per la Regione, ma direttamente tra Enti e Comunità Europea pertanto servirà avere delle idee per intercettare le risorse.
Ampio spazio poi alla presentazione della campagna che da lunedì sarà visibile anche per la città tra manifesti e 6×3.
Punto primo come il modo di dire tipicamente meridionale, nell’elencare le cose. Ma punto primo è anche una call to action, una ambizione ad arrivare primo. Ed una reazione al due, alle dita di vittoria di Franco Landella.
Nel finale i temi più politici. L’ingegnere si è detto libero dai partiti. “No a condizionamenti. La mia non è una candidatura politica e di parte, la mia stella polare è la città”.
All’esterno della vineria, gran parte dei candidati e delle forze. Da Gianni De Rosa in ticket con Gabriella Grilli in Foggia Civica ai tanti amici dell’ingegnere come Maria Laura Trisciuoglio che potrebbe correre in ticket con Lino Del Carmine nella lista del sindaco. Da Antonio Russo a Fabrizio Cangelli. Presente anche l’assessore regionale Raffaele Piemontese.
Ci sono state parole da parte dell’ingegnere anche per Gianni Mongelli oggi assente. “Non ho mai capito perché l’amministrazione uscente sia stata così criticata. Al sindaco Mongelli non è stato dato il giusto riconoscimento. Ha vissuto sotto scorta e ha pagato un prezzo elevatissimo”.