Circa 3mila pugliesi iscritti al Movimento 5 Stelle voteranno sulla piattaforma Rousseau per il caso Diciotti, già andata in tilt. Gli iscritti hanno ricevuto ieri mattina una mail, nella quale si è rilevato che quello di oggi non “è il solito voto sull’immunità dei parlamentari”.
“Nello specifico questo è un caso senza precedenti perché mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale (tangenti, truffa, appalti, etc): in questo caso non ci porremmo neppure il problema e lo spediremmo in tribunale”, hanno spiegato dalla Casaleggio&Associati.
La consultazione sarà sicuramente divisiva.
“Voto per far processare Salvini, ma non perché la linea del Governo sia sbagliata, ma perché credo che si debbano difendere al processo”, rileva a l’Immediato il collaboratore della consigliera regionale Rosa Barone, Mario Furore, da sempre dubbioso sull’opportunità di un contratto di governo con la Lega.
“Bisogna difendersi nei processi non dai processi. Io voterò per consentire a Salvini di andare a giudizio, smettiamola di dire che è una questione che manda in pericolo il Governo. Il Governo è in pericolo quando Salvini tratta con superficialità il Regionalismo differenziato e lo dico prima ancora da ragazzo del Sud, o quando la Lega insiste con la Tav, quando non vuole rispettare il contratto di governo, mentre essere duri e intransigenti sui principi a mio avviso, ci salverà come M5S, perseguendo allo stesso tempo gli obiettivi che ci siamo dati governando il paese. Io sono con fierezza saldato ai valori del Movimento e di quello che Beppe Grillo ci diceva già dal 2009, ovvero che un politico non DEVE essere trattato al di sopra degli altri. Sulla base di queste parole, rispetto al quesito posto su Rousseau: voto no”, ha scritto pubblicamente.
Differente l’opinione del geologo Francesco Bacchelli, un’anima più radicale del M5S vicina alla linea del parlamentare Giorgio Lovecchio. “Non si può condannare una persona senza che si conoscano i documenti e tanto meno un ministro della Repubblica nell’esercizio delle sue funzioni”, il suo parere consegnato alla nostra testata.
Oggi i leghisti hanno scelto il silenzio sull’argomento sulle loro pagine social. In Puglia c’è attesa per l’appuntamento di domani a Bari quando Matteo Salvini dal palco battezzerà il candidato Fabio Romito. Con lui dovrebbe esserci anche Luigi Miranda.