Qualunque automobilista che percorra abitualmente la Statale 16 Foggia-San Severo conosce bene i pericoli di quel tratto di strada. “Un’arteria che è un cimitero di amici e conterranei”, l’ha definita l’ex consigliere regionale Cecchino Damone, che oggi insieme al sindaco di San Severo Francesco Miglio nella sala consiliare della città dei campanili ha presentato lo stato di avanzamento del progetto definitivo di ammodernamento della S.S. 16, nel tratto San Severo – Foggia.
Ad illustrare l’intervento da 130 milioni di euro l’ingegner Matteo Castiglioni – Responsabile Coordinamento territoriale, ANAS S.p.A, l’ingegner Nicola Marzi – Responsabile Project Management Puglia, ANAS S.p.A. e l’ingegner Carmine Marro – Responsabile Unico del procedimento.
Le varie fasi dei lavori sono inserite nel Contratto di Programma stabilito da MIT e Regione Puglia, per un investimento complessivo pari a 130 milioni di euro, appunto.
L’adeguamento in sede del tratto compreso tra Foggia e San Severo per circa 20,5 km. L’intervento prevede l’adozione di una sezione trasversale ad una corsia per senso di marcia, della tipologia C1 delle norme nazionali. Inoltre, al fine di migliorare gli standard di sicurezza, il progetto prevede la realizzazione di viabilità di servizio in affiancamento all’asse viario principale per organizzare gli accessi ai fondi laterali, i cui utenti, pertanto, avranno piena autonomia negli spostamenti locali senza interferire con la circolazione lungo la S.S. 16.
La progettazione è stata già appaltata da Anas ad una ditta abruzzese, la Rti Rina Consulting per 1.5 milioni di euro e mira a rendere più sicura una strada a forte percorrenza dove i mezzi pesanti rappresentano il 35% dei veicoli in transito.
L’adeguamento, come si sa, non comporterà un raddoppio della carreggiata, ma un ampliamento attraverso due complanari da 3,75 metri e due banchine da un metro e mezzo. La piattaforma della strada resta da 10,50 metri con una corsia per ogni senso di marcia, mentre la riqualificazione coinvolgerà soprattutto i vari innesti agricoli, che si tramuteranno in 6 grossi svincoli, con rotatorie e strade di servizio.
Già pronto lo studio sulle aree allagabili, che sono numerose sul tracciato, e uno studio geologico. Presente nel tipologico Anas anche il nuovo modello di cavalcavia.
L’ingegner Castiglioni ha fornito il cronoprogramma per la statale 16. “Il progetto definitivo in corso sarà licenziato entro il giugno 2019. A partire da giugno si avvierà la conferenza di servizi per i pareri paesistici, ambientali e urbanistici. Per progetti così complessi i pareri portano via parecchio tempo, ma contiamo di arrivare al progetto esecutivo entro il dicembre 2019 per bandire la gara d’appalto nel corso del 2020 ed aggiudicarla”.
Il dubbio maggiore riguarda il mancato raddoppio delle corsie, lamentato anche dal consigliere comunale Francesco Stefanetti del Comitato Strade Sicure. “Si creano solo le complanari non c’è una modifica dello schema della strada”. Ma gli ingegneri si sono giustificati, sostenendo che questo progetto è stato scelto in sede di conferenza di servizi dalla Regione Puglia e dal Comune nelle tre sedute.
“Questa soluzione è la più semplice ed è quella che meglio adegua la strada per la sicurezza e quella con minore consumo di suolo. Quando abbiamo presentato il progetto abbiamo prospettato tre soluzioni. La prima con 11 rotatorie, che avrebbe significato rallentare molto il traffico veicolare. La seconda con tre rotatorie per favorire gli spostamenti di lunga percorrenza e la terza che rispecchia il giusto mezzo con gli svincoli a livelli differenziati e un’attenzione agli spostamenti di lunga percorrenza, presenti per l’elevato pendolarismo tra Foggia e San Severo”, hanno rimarcato i tecnici, riferendosi alla conferenza del 19 marzo del 2018.
Anche sulla obiezione di dirottare il traffico sulla Sp13 gli ingegneri sono stati critici.
“Gli incidenti accadono per i conflitti di svolta a sinistra o quando un mezzo lento si immette in una strada a grossa percorrenza, l’investimento di Anas va a riorganizzare gli accessi non regolamentati, dirottare il traffico su un’altra arteria non è semplice, dovremmo rifare il progetto idraulico”.
Il mancato raddoppio di corsia si spiega anche sul tasso di pmg. “Quella di Anas è una scelta di dimensionamento. Il raddoppio della Foggia-Bari è motivato dal numero di veicoli, pari a 100mila al giorno. La Foggia San Severo ne ha solo 25mila, per migliorare la sicurezza e diminuire la velocità doteremo la strada di elettronica e di un sistema di tutor”.
La delusione comunque c’è. “Era l’occasione una volta per tutte di renderla a 4 corsie, anche perché gli espropri privati da fare sono pochissimi, trattandosi del Tratturo L’Aquila-Foggia, anche se la viabilità di servizio serve”, ha commentato un agricoltore.
Più che soddisfatto il sindaco Miglio, che insieme a Damone ha ringraziato anche il lavoro proficuo sul tema dell’assessore Leo Di Gioia. “Va colta la positività di questo intervento. Dico no ad azioni frenanti, questi sono autobus che passano veloci e noi che abbiamo la possibilità di salirci non dobbiamo perdere questa occasione. Non possiamo perdere questi finanziamenti”,