Dopo aver lavorato per anni, in teatro, su materiali provenienti dalla grande letteratura italiana – da Dante a Gadda, da Pasolini a Testori – Fabrizio Gifuni prosegue il suo viaggio fra letteratura e teatro, fra corpo e parola, portando in scena un omaggio a due giganti della letteratura latino americana, alla ricerca delle loro voci: Julio Cortàzar e Roberto Bolaño. “Un certo Julio” è il titolo dello spettacolo che Fabrizio Gifuni, uno degli attori più affermati del panorama italiano teatrale e cinematografico, porterà in scena il prossimo venerdì 8 febbraio al Teatro Garibaldi di Lucera, per il secondo appuntamento di PrimaVera al Garibaldi 2019, di cui l’attore ha curato negli ultimi tre anni direzione artistica e programmazione affiancato da Natalia Di Iorio.
Fabrizio Gifuni parte come sempre dall’invenzione di una drammaturgia originale, intrecciando i testi dei due scrittori, capaci coi loro racconti di tenere insieme i vivi e i morti con lampi di impareggiabile ironia, per tentare di risvegliare in scena la “traccia sonora” nascosta nelle loro pagine. Un affresco esilarante attraversato dal tema della frantumazione e della ricerca dell’identità da parte dell’uomo, sempre in affanno e in bilico su un baratro tragico e al tempo stesso comicissimo.
Stimato da Borges, argentino nato a Bruxelles e naturalizzato francese, Julio Cortazar ci trascina, in compagnia del suo alter ego “Un certo Lucas”, nella metafisica del quotidiano, spalancando abissi paurosi senza mai perdere la leggerezza. Debitore e ammiratore di Borges e Cortazar, Roberto Bolaño, nato a Santiago del Cile, un’adolescenza vissuta in Messico e gli ultimi venticinque anni in Catalogna, si impone al pubblico internazionale con il romanzo “I detective selvaggi”, irriverente manifesto poetico e spericolato viaggio autobiografico nella Città del Messico degli anni ’70.
A raccontare il rapporto tra la città di Lucera e il suo teatro, il Foyer del Teatro Garibaldi continuerà ad ospitare la mostra fotografica con i momenti più significativi delle passate edizioni, che resterà aperta per tutta la durata della stagione. Ventotto scatti realizzati da Esther Favilla, che riprendono momenti di backstage, alcuni ritratti realizzati durante le prove e tutti gli spettacoli che si sono alternati nel corso dei mesi. In mostra anche alcuni scatti di Fabrizio Gifuni realizzati durante lo spettacolo “Ragazzi di vita” tratto dall’opera di Pier Paolo Pasolini, andato in scena, sempre al Garibaldi, per la chiusura della quattordicesima edizione del Festival della Letteratura Mediterranea.La stagione teatrale “PrimaVera al Garibaldi 2019” è organizzata dal Comune di Lucera e dal Teatro Pubblico Pugliese.