Il Cepa di Foggia, esprime preoccupazione sui potenziali allungamenti dei tempi nel riconoscimento delle prestazioni assistenziali, urge rafforzare la sede INPS di Foggia.
“Siamo preoccupati per quello che può accadere in termini di tempi di riconoscimento dei diritti previdenziali e assistenziali a tantissimi cittadini di questa Provincia – spiegano Ernesto Cipriani, Donato Di Lella, Daniele Calamita, Annagrazia Convertini del centro patronati -, da un primo screening degli indirizzi operativi da parte della sede centrale dell’INPS, emerge che in questa provincia i potenziali fruitori della cosiddetta quota 100 saranno circa 5.000 di cui circa 400 del comperato scuola, e nei primi 3 giorni del corso della norma alla sede di Foggia sono già pervenute circa 250 domande di “quota 100”, le preoccupazioni che ci spingono a lanciare un grido d’allarme a tutte le Istituzioni sono suffragate dalla priorità imposta della direzione generale dell’INPS di dar corso a tutte le domande quota 100, il che prevede inevitabilmente un rallentamento da parte dell’ente rispetto a tutte le altre prestazioni previdenziali”.
“Attualmente – proseguono – la sede di Foggia, sta pagando lo scotto delle scelte politiche del passato, con blocco del tourn over e blocco delle assunzioni, ed al 31 dicembre 2018 era sotto organico di 25 unità alle quali nelle prossime ore se ne aggiungeranno diverse decine, ad oggi ci vien riferito da fonti interne all’ente, 16 dipendenti INPS hanno già avanzato la domanda di collocamento in pensione proprio per quota 100″.
“E’ evidente – continuano – che questa situazione, che si protrae de diverso tempo, si scarica sui carichi di lavoro del personale in forza, ormai ridotto al lumicino e sui tempi di riconoscimento delle prestazioni. E’ inimmaginabile che tutto il peso del nuovo sistema pensionistico si possa scaricare su un numero sempre più esiguo di funzionari INPS, ed è altrettanto inimmaginabile che vi siano prestazione per le quali i tempi tecnici di riconoscimento si allungheranno di molto se da parte del Governo non si sblocchino quanto prima le nuove assunzioni promesse, che da indiscrezioni dovrebbero avvenire verso giugno/luglio (circa 2.000 unità a tempo indeterminato e circa 300 a tempo determinato su scala nazionale), è altresì evidente che queste assunzioni devono essere fatte quanto prima e che la Sede INPS di Foggia deve essere rafforzata e sostenuta. Siamo fiduciosi – concludono – che questo grido d’allarme trovi la giusta attenzione, evitando che tanti cittadini di questo territorio subiscano disagio sociale”.