I gruppi dirigenti politici trasmigrano a San Severo. Sta crescendo il sostegno intorno alla centrista Lia Bocola, che ha dalla sua molti notabili della città dei campanili bene a cominciare da Ciro Persiano, referente di Azzurro Popolare, e Salvatore Di Ruvo.
Non è escluso che degli epigoni di Cecchino Damone in rotta col sindaco Francesco Miglio, come Antonio Carafa, possano organizzare, col placet dell’ex consigliere regionale ispiratore 5 anni fa della coalizione San Severo Bene Comune, una forte lista d’appoggio a Bocola.
Restano col primo cittadino Francesco Sderlenga, Cecchino Damone e suo figlio Gigi attraverso Michele Del Sordo, Dino Marino che potrebbe comporre una lista per Miglio ma senza simbolo del Pd e l’avvocato socialista ed ex sindaco Michele Santarelli.
Ad oggi gli unici ad aver dichiarato di scendere in campo sono appunto Miglio e Nazario Tricarico, candidato civico con Città Civile che per la incapacità del centrodestra a ricompattarsi sta aggregando anime liberali e tutti coloro che nel centrosinistra non si riconoscono in Miglio.
La posizione sui migranti e sull’Europa ha consentito al giovane dipendente Asl di aprire un forte dialogo con mondi di sinistra, che vogliono isolare Miglio. Di contro in tanti si chiedono chi siano tutte le sigle, che pretendono di sedere ai tavoli e di dettare la propria agenda. A nome di chi parlano politici i cui contenitori non hanno né statuti né direttivi?
Dall’altra parte l’ex candidato sindaco del 2014 Leo Lallo, come si sa, ha abbandonato i cassaniani di Puglia Popolare per approdare tra i neo fittiani di Franco Di Giuseppe, sperando ancora di poter riunire il centrodestra sotto la bandiera di Noi con l’Italia.
Avendo perso il treno delle Primarie, nonostante ci sia chi come Francesco Stefanetti le invochi, il centrodestra a San Severo è molto diviso e non si vedono vie d’uscita. Da un lato l’asse Angelo Cera-Primiano Calvo, che vorrebbe candidare l’assessora foggiana Anna Paola Giuliani, dall’altro Forza Italia decisa sul nome della consigliera Rosa Caposiena, su cui puntare anche per equilibri interni al partito a livello provinciale.
In mezzo Lia Bocola, che con una serie di liste civiche e con l’aiuto dei damoniani dissidenti tentacolari può fare la differenza.
“Il centrodestra se anche dovesse compattarsi e vincere non riuscirà a governare, sono troppe le lotte intestine. Nella Lega inoltre la politica è legata agli affari, Matteo Fontanella e Mario Miale lavorano con l’amministrazione”, rileva una gola profonda.