
“Chi l’ha visto?” non molla la storia di Giovannino, l’anziano originario di Troia in provincia di Foggia, morto nel giorno della sua scomparsa ma identificato dopo 98 giorni dal ritrovamento. Nella nota trasmissione di Rai 3 è intervenuto Antonio La Scala, presidente di Penelope, l’associazione che si occupa di persone scomparse. “Il caso non deve rimanere impunito – ha detto La Scala rispondendo alle domande della conduttrice, Federica Sciarelli -. Solo una condanna esemplare a risarcimento può porre fine a queste vicende. Serve creare un precedente. La storia di Giovannino non deve essere dimenticata”.
L’assurda storia di Giovannino
74 giorni per identificarlo e 24 per farlo sapere ai familiari. L’assurda storia di Giovannino Sepielli, 81enne di Troia in provincia di Foggia, è stata raccontata da “Chi l’ha visto?”. L’anziano, residente a Limbiate in provincia di Milano, scomparve il 4 ottobre 2018 ma il giorno stesso venne travolto da un treno nei pressi di Lambrate, a circa 20 chilometri da casa sua, mentre provava a raggiungere la stazione centrale di Milano. Giovannino voleva tornare nella sua Troia. Già da tempo, infatti, aveva manifestato la volontà di trasferirsi nel suo paese di origine in provincia di Foggia. Dopo la sua scomparsa, infatti, la famiglia aveva già allertato i parenti rimasti in Puglia, dove però non è mai arrivato.
Eh si, perché Giovannino è morto il giorno stesso della sua scomparsa, travolto da un treno. La tragica verità è emersa quando la figlia della vittima lo ha comunicato alla trasmissione condotta da Federica Sciarelli. Incredibilmente la famiglia ha scoperto della morte dell’anziano soltanto lo scorso 10 gennaio, dopo averlo cercato per mesi e aver fatto numerosi appelli attraverso media locali e nazionali. Una storia di informazioni mai incrociate e inefficienza degli organi inquirenti, evidenziata durante la trasmissione di Rai 3. L’anziano era già in obitorio mentre veniva cercato ed è stato identificato grazie ad un pacemaker dopo 74 giorni. Altri 24 sono poi serviti per comunicarlo a moglie e figlie.