Con sentenza dell’11 gennaio 2019, il rettore Unifg Maurizio Ricci e l’assessore regionale Raffaele Piemontese (PD) sono stati “bacchettati” dal TAR di Bari per l’illegittimo comportamento silenzioso ed omissivo perpetrato a danno del Comitato Pro IRIIP che richiedeva legittimamente, in base all’articolato della Legge 241/1990 e non solo, informazioni e copia documenti relativi allo stato attuativo e procedurale inerente alla deliberazione della Giunta Regionale n. 2223 del 9.12.2015 riguardante la sottoscrizione di un accordo di programma tra la Regione Puglia e l’Università di Foggia per la concessione novantanovennale (99 anni) a titolo gratuito di gran parte del compendio immobiliare dell’Istituto ippico foggiano (IRIIP).
Declaratoria richiesta dal Comitato per violazione degli artt. 3, 24, 97 e 113 della Costituzione; degli artt. 1, 2, 3, 9, 10, 22 e 24 della legge 241/1990; della legge regionale 15/2008 e del regolamento regionale 20/2009, dei principi di trasparenza, ragionevolezza, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, nonché l’eccesso di potere per illogicità manifesta, contraddittorietà, difetto di motivazione e sviamento.
Si, perché la documentazione negata dalla Regione Puglia e dall’Università di Foggia è utile per le finalità dell’azione legale del Comitato che ha impugnato la succitata deliberazione n. 2223, nel giudizio RG 376/2013 attualmente pendente innanzi al TAR di Bari.
Impugnazione del Comitato Pro IRIIP volta alla salvaguardia e valorizzazione dell’intero compendio architettonico monumentale denominato “Deposito Cavalli Stalloni”, nonché al rilancio delle sue storiche funzioni.
Tutto questo mentre il sindaco di Foggia Franco Landella (FI), anziché fare “mea culpa” per non aver mai voluto incontrare ed ascoltare ed oggi tentare un approccio risolutivo con lo stesso, si avventura a fare il gradasso con i soldi dei foggiani, a delegare un quotatissimo avvocato del foro romano per presentare un costoso ricorso al Tar contro le decisioni della Soprintendente di Foggia Maria Giulia Picchione che in autotutela ha avuto la saggezza di sospendere i lavori degli inutili, costosi e devastanti “Campi diomedei”.
Lavori condotti con grave negligenza dagli addetti ai lavori in quella storica area Parco Equestre dei “Cavalli Stalloni di Foggia” (I.R.I.I.P.).
Area dell’IRIIP che dagli atti risulta indivisibile e indisponibile, totalmente tutelata da ben due vincoli Mibac (paesaggistico ed archeologico) e che tra l’altro, il progettato cambio d’uso di quei 23 ettari da Parco equestre-ippodromo a giardinetti campi diomedei, mettevano in serio pericolo le funzioni istituzionali dello storico ed esclusivo Istituto ippico foggiano che attualmente scuderizza circa ottanta stalloni di pregiate razze cavalline ed asinine tra cui il cavallo Murgese e l’asino di Martinafranca notoriamente in pericolo di estinzione.
Franco CUTTANO
(Presidente del Comitato Pro IRIIP)