Delio Rossi si racconta: “Grande amarezza per non essere tornato al Foggia. Per sempre tifoso rossonero”

Una lunga intervista sulle pagine del Corriere dello Sport ripercorrono l’ultima settimana dei satanelli. Martedì la chiamata al tecnico, il viaggio e la cena col ds. Tanta volontà da parte dell’ex mister della Lazio ma la firma alla fine non c’è stata

Poche ore all’ufficialità del nuovo tecnico del Foggia, Pasquale Padalino, che tra oggi e domani sarà annunciato e presentato in una conferenza stampa. È stata una settimana di cambiamenti, di accordi dati per certi e poi sfumati all’ultimo. Martedì scorso dopo l’esonero di Gianluca Grassadonia, la famiglia Sannella ha proposto a Delio Rossi di prendere in mano il momento delicato del Foggia ed allenare i rossoneri per i prossimi 6 mesi. Dopo un viaggio da Roma al capoluogo dauno, una cena col ds Luca Nember, intese e programmi accennati, la trattativa non è andata a buon fine.

Sulle pagine del Corriere dello Sport, oggi l’ex tecnico di Lazio e Bologna si è raccontato in una lunga intervista. “Sono venuto a Foggia per incontrare la proprietà perché volevo mettermi a loro disposizione – ha raccontato -. L’ultimo problema per me erano i soldi, figuriamoci se pensavo ad un accordo solo per questioni economiche. Non è questo il motivo. Di certo non avrei mai potuto dire di no alla chiamata del Foggia. Ho allenato tante squadre, ma continuo a tifare solo il Foggia” – ha ribadito Rossi.

Il ritorno a Roma senza la firma. “Avranno fatto altre valutazioni o scelte. Se non sono sulla panchina del Foggia è perché non mi ci hanno voluto. Il giorno dopo la cena aspettavo aggiornamenti, invece niente”. – si legge sulle pagine del Corriere.

La scelta nei giorni a seguire è ricaduta sull’ex tecnico di Lecce e Matera, Pasquale Padalino. “Una persona seria, essendo foggiano avrà grandi motivazioni – ha chiosato Rossi -. Grassadonia? Mi è dispiaciuto, è un ragazzo che lavora bene. Ha fatto di tutto affinché le cose andassero per il meglio”.