Nel giorno della graduatoria del Sole24Ore che assegna la penultima posizione per la qualità della vita alla provincia di Foggia, la Cisl con la sua segretaria generale Carla Costantino (in foto in alto) ha fatto il punto di un anno di attività.
“La città dove si vive meglio in Italia è Milano, è ovvio che la qualità della vita si identifica con una città che offre servizi, mancano da noi gli strumenti per modificare la percezione della qualità del buon vivere. Abbiamo in Capitanata e in Puglia una situazione di estrema difficoltà, nel resto d’Italia si è usciti dal tunnel della crisi, ma in questo territorio stentiamo a vederne gli effetti, la percentuale della disoccupazione è altissima, specialmente per la disoccupazione giovanile. Le nostre migliori menti portano valore aggiunto ai Pil di altri territori. Dobbiamo creare un modello capace di interrompere questa tendenza”, spiega a l’Immediato la segretaria in esordio negli uffici situati nel Quartiere Ferrovia.
INVESTIMENTI
Per la Cisl, la crescita non può essere sinonimo di “assistenzialismo”. “Dobbiamo tentare di rendere attrattivo questo territorio con progetti di crescita pubblico/privati. Per renderlo attrattivo devono essere migliorate le infrastrutture, il Sud è stato ignorato nel documento della manovra finanziaria”. La rete viaria e ferroviaria è al palo secondo Costantino. Patto per la Puglia, Gino Lisa, investimenti sulla cura del ferro. Tutto è fermo. “Ci siamo dimenticati quanto tempo è passato dalla conferenza stampa di Michele Emiliano al Gino Lisa”.
LE DONNE
Reddito di dignità, reddito di maternità, Carla Costantino guarda alla proposta del Popolo della Famiglia con distacco. “Il reddito di maternità mi pare sia anche discriminatorio, occorrono politiche per la genitorialità, un welfare adeguato che sappia riconciliare il tema dei tempi di lavoro e di cura. Fortunatamente le donne hanno uno strumento di difesa nella contrattazione di secondo livello, ci sono accordi importanti nelle strutture aziendali più grosse, ma la rete imprenditoriale è composta da micro e piccole medie imprese, nelle aziende di rilevanza nazionale è meno difficile restare indietro, ma nelle piccole realtà le donne rischiano per l’assenza del welfare. È poco dignitoso che una donna debba ancora scegliere tra l’essere lavoratrice o essere madre e moglie”. Il tema del doppio sì è cruciale per la prima donna segretaria della Cisl. Il sindacato ha un punto di ascolto, al quale arrivano ancora segnalazioni di violenza sul posto di lavoro da parte di uomini nei confronti di donne sottoposte e non. “Abbiamo i nostri delegati rsa e rsu che sono delle sentinelle, sono attenti a vigilare, le donne che denunciano sono lo 0,6%, ma sappiamo che sono molte di più, ci avvaliamo della nostra rete per intervenire nelle storie. Con Confindustria in occasione del 25 novembre abbiamo firmato un protocollo contro le molestie sessuali sul posto di lavoro, mi auguro che anche le altre organizzazioni datoriali vogliamo farne parte”.
IL CAPORALATO
Carla Costantino è segretaria dal luglio 2018. “Amo dire che è successo di tutto e di più. La morte dei 16 braccianti stranieri ha fatto venir fuori delle situazioni agghiaccianti. Abbiamo visto la più grande rappresentanza istituzionale sfilare sul nostro territorio, dal premier Conte fino ai due vice premier, Di Maio e Salvini: abbiamo chiesto al Ministro Di Maio un tavolo interministeriale contro il caporalato, che a tutt’oggi ancora non c’è. C’è solo quello in Prefettura che non può bastare, accanto al lavoro egregio delle forze dell’ordine va affiancato un lavoro delle parti sociali e datoriali. Di Maio aveva promesso una riforma dei Centri per l’Impiego, ma non abbiamo riscontro di questa attività. Non possiamo ridare dignità a questo territorio solo con misure assistenziali: è il lavoro che dà dignità, come ha detto Papa Francesco. Noi siamo per il lavoro di cittadinanza, solo col lavoro creiamo sviluppo, crescita ed investimenti”.
LE VERTENZE
Il 2018 è stato un anno complesso per tante vertenze aperte. “Abbiamo seguito il caso Conad, ora stiamo attenzionando i Cara, la nostra categoria sta tentando di ricollocare i lavoratori che hanno perso il lavoro in seguito al Decreto Sicurezza di Matteo Salvini che sta creando solo una platea di disoccupati. I Cara ormai sono svuotati, che farne di queste strutture atteso che accanto ai Cara ci sono forme di anti Stato come quella della pista di Borgo Mezzanone? Noi stiamo sollecitando gli enti alla realizzazione dei moduli abitativi, ma ci sono molte resistenze”.
SANITÀ
Il sistema sanitario è un tema dolente, i sindacati hanno protestato giorni fa sotto la Regione Puglia. Non solo i problemi atavici delle liste di attesa e della mobilità passiva in sanità, le varie direzioni generali della Asl, secondo Costantino, sembrano ignorare le difficoltà dei territori. “Gli ospedali dismessi non sono stati riconvertiti, i Pronto soccorso, con in testa quello degli Ospedali Riuniti sono al collasso, dal momento che con la chiusura dei punti di primo intervento tutti si riversano nei pronto soccorso. Non si sbloccano le assunzioni, 2 anni fa Emiliano sottoscrisse un accordo, ma il 12 dicembre siamo ritornati in piazza, non abbiamo risolto il problema né sappiamo, non avendo i dettagli di Quota 100, quante persone si pensioneranno nei prossimi mesi.
L’AUGURIO
Per il 2019 la Cisl si augura di poter metter su una rete contro la povertà, con una verifica certa delle sacche di povertà della città. Con la chiusura di alcuni presidi, come il Conventino, non ancora sostituito da altri luoghi di accoglienza similari, la Cisl sta tentando di sollecitare le Politiche sociali per creare degli strumenti sociali da inserire nel Piano sociale di zona. “C’è un decremento dei fondi, che mina la continuità dei servizi, la lotta al disagio deve essere vinta dall’amministrazione in collaborazione con le parrocchie e la Caritas, noi come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte, ci siamo già proposti per dei corsi di formazione per migranti e persone inattive”, conclude Carla Costantino.