Prevenire, prepararsi e rispondere all’emergenza causata dai fenomeni naturali che investono territori ed imprese è oggi una necessità. Uno dei pilastri del Sistema della Protezione Civile è la preparazione dei territori in un’ottica di resilienza.
“Il Piano Gestione Emergenze (PGE) della Piccola Industria” è stato il tema dell’incontro promosso ed organizzato dalla Piccola Industria di Confindustria Foggia in collaborazione con l’IISS “Notarangelo Rosati” e Ferrovie del Gargano, di questa mattina presso il Terminal di Ferrovie del Gargano in Via San Severo a Foggia.
Maria Pia Liguori, Presidente Piccola Industria Confindustria Foggia, Gianni Rotice, Presidente Confindustria Foggia; Maria Teresa Sassano, Vice Presidente Nazionale e Presidente Piccola Industria Confindustria Puglia; Vincenzo Scarcia Germano, Direttore Generale Ferrovie del Gargano Srl sono intervenuti insieme a Diego Mingarelli, Vice Presidente Piccola Industria Confindustria e Presidente Piano Gestione Emergenze, Daniele Giannetta, Direttore Esercizio Ferroviario Ferrovie del Gargano Srl, Claudio Costanzucci Paolino, Vice Presidente Parco Nazionale del Gargano; Marco Muciaccia, Direttore Consorzio di Bonifica Montana del Gargano.
“Dopo il successo della decima edizione del PMI DAY – ha dichiarato Maria Teresa Sassano, Vice Presidente Nazionale e Presidente Piccola Industria Confindustria Puglia – proseguono l’attenzione e l’impegno della Piccola Industria per iniziative di sistema in collaborazione con le territoriali, per rafforzare il dialogo ed il confronto con le piccole e medie imprese associate, in modo particolare su tematiche di stringente attualità. C’è stato un prolungamento del Pmi Day del 19 novembre, a cui hanno partecipato 42mila ragazzi in, Italia, Albania, Bruxelles, Miami e Serbia con 1100 aziende”.
Dopo il terremoto, nelle Marche tutti gli imprenditori si sono organizzati insieme. “Le cose stanno andando avanti, abbiamo cercato di chiudere l’emergenza nel minor tempo possibile. Noi davano cosa serviva come Piccola Industria, grazie alle imprese donanti. Abbiamo fatto scuola, perché è una collaborazione unica a livello mondiale l’obiettivo è ridurre la fragilità. Le calamità colpiscono le popolazioni e le imprese e quando un’impresa chiude crea sempre disagi e problemi”.
Dopo l’esperienza dell’alluvione sul Gargano, Ferrovie sta mettendo su una serie di piani di emergenze.
Da Cagnano in poi, la linea ferrata si innesta sulla rete vecchia, la tratta storica. Da San Nicandro a Cagnano si è sulla linea più soggetta ad interruzioni per il maltempo. Da San Menaio a Peschici in zona Pineta Marzini la ditta fece interventi ai piedi della scarpata e sul binario, ma sulla tratta costiera arriva di tutto dalla montagna con le piogge e il vento. Lo ha confermato anche l’ingegner Giannetta, che ha mostrato le immagini della tragica alluvione.
“A San Menaio le macchine erano sommerse dai detriti. La massicciata è stata scalzata da diverse centinaia di metri, un fiume in piena era arrivato da Monte. Traverse sospese, tombini scalzati a San Marco col derivato completamente demolito. Noi ci siamo organizzati, col nuovo quadro normativo, occorre fare una analisi del rischio; si deve fare uno studio per il dissesto idrogeologico, abbiamo studiato tutti i punti di maggiore rischio. Abbiamo progettato su scala di bacino con progetti di fattibilità, ci siamo fatti carico con la protezione civile di progettare l’opera”, ha osservato Giannetta.
Il Comune di Rodi ha avuto un finanziamento importante al canale del Pincio proprio grazie alla progettazione di FerGargano. “Stiamo completando l’installazione di video camere sulla linea in modo da sapere in tempo reale quando c’è l’allettamento e il livello di acqua presente nella ferrovia. Per la prevenzione ci siano organizzati con dei piani di emergenza creando uno storico. Anche sul rischio frane, abbiamo diverse situazioni con trincee e massi che possono cadere. Il nostro obiettivo è elevare il livello di sicurezza grazie ad un’opera di bonifica”.
“Il PGE – ha dichiarato Maria Pia Liguori, Presidente Piccola Industria di Confindustria Foggia è un progetto a carattere nazionale promosso in sinergia con la Protezione Civile per sostenere le imprese e le popolazioni colpite da calamità naturali, volto anche alla prevenzione e alla ripresa delle attività produttive: un percorso necessario per promuovere il passaggio da una cultura dell’emergenza a quella della resilienza, con l’obiettivo della protezione e del benessere per l’intera collettività”.
“Un’iniziativa estremamente importante – ha evidenziato Gianni Rotice, Presidente di Confindustria Foggia – perché si lega a questioni di più ampia portata, quali il dissesto idrogeologico e le infrastrutture, fortemente attenzionate dalla nostra azione associativa. La presenza all’incontro, inoltre, di altri Enti quotidianamente ed operativamente impegnati in aree a forte rischio idraulico – ha concluso Rotice – sono certo offrirà interessanti spunti di riflessione e di possibili collaborazioni”.