Si chiude venerdì 14 dicembre, la procedura aperta, alla sua quarta prorogazione, della società del gas foggiana, Amgas SpA, per la selezione di un investitore finanziario in grado di apportare capitali fino ad un massimo 300 milioni di euro per l’acquisto delle reti di 2i Rete Gas SpA e per la partecipazione alle future gare d’ambito della Regione Puglia. Il tutto attraverso la compartecipazione ad un “veicolo societario” quale futura piattaforma industriale concessionaria del servizio di distribuzione del gas naturale in Puglia.
I TIMORI
Nei corridoi del palazzo di vetro in via Manfredi cresce la preoccupazione tra i dipendenti. Gran parte del personale, entrato giovanissimo nella società del gas del capoluogo dauno, ha più di 15 anni di servizio e ricopre ruoli amministrativi. Sono ben 6 i ragionieri. Il dubbio riguarda le reali intenzioni del potenziale finanziatore, che secondo il bando non deve avere un know how specifico in materia energetica. Il finanziatore manterrà gli attuali livelli occupazionali? È questo l’interrogativo che serpeggia negli uffici della SpA presieduta dal commercialista Pier Luca Fontana.
LA PROCEDURA
Come si legge nel bando, la selezione di un investitore finanziario è funzionale alla “soddisfazione dei fabbisogni finanziari di natura straordinaria e ai potenziali investimenti industriali per l’acquisto delle partecipazione societarie (AssetCo) in corso di dismissione da 2i Rete Gas SpA, nonché a supporto della successiva eventuale partecipazione alle gare d’ambito per il tramite di un veicolo societario costituendo, la NewCo”.
Secondo lo schema di procedura la partecipazione societaria potrà assumere o la forma di AssetCo derivante dall’acquisizione di 2i Rete Gas SpA o la NewCo costituita al fine di partecipare alle gare d’ambito negli Atem.
Entrambe le due forme societarie saranno soggette ad accordi di governance con l’investitore finanziario consistenti nella nomina del presidente del CdA da parte della stazione appaltante ossia l’Amgas e il suo socio unico il Comune di Foggia e nella nomina di un amministratore delegato da parte dell’investitore.
Non ci sono clausole di salvaguardia insomma nel bando. Qualcuno fa notare che nel 2013 gli indirizzi relativi al servizio di distribuzione del gas approvati dal consiglio comunale miravano alla creazione di rapporti di parteneriato con altri operatori del settore e non con semplici investitori finanziari.
QUARTA PROROGA
“Se va deserta anche questa procedura il CdA di Amgas dovrà mettersi l’anima in pace e vogliono ancora prorogare il termine di scadenza, già scaduto lo scorso 31 ottobre nuovamente?”, rileva qualche osservatore. Sulla questione l’oppositore Giuseppe Mainiero ha condotto una importante battaglia.
A detta di alcuni insiders l’accordo con l’investitore era giustificato dalla situazione finanziaria dell’azienda e dall’acquisto delle reti. Ora entrambe le condizioni date sono venute meno: i debiti sono stati ripianati dalla vendita della quota di Amgas Blu e le gare d’ambito non è detto che si facciano, dal momento che il governo gialloverde ptrebbe rinviarle.
Ad ogni modo se anche entro le ultime 24 ore dovesse sopraggiungere un investitore, il suo ingresso in Amgas dovrebbe essere vidimato dal consiglio comunale, dove la maggioranza Landella, col passaggio anche di Luigi Miranda alla Lega, è risicatissima.