Nei giorni 14,16 e 21 novembre la Polizia di Stato ha incontrato gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto scolastico comprensivo “G. Palmieri- San Giovanni Bosco” di San Severo. Conoscere significa prevenire: è da questa premessa che prosegue l’impegno del Commissariato di San Severo nel sensibilizzare i giovani alla cultura della legalità. Presenti, come relatori, il Vice Questore Aggiunto Claudio Spadaro, Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo e l’Ispettore Capo Lucia D’Aveta. L’attività formativa ha interessato il rispetto delle regole, con specifico approfondimento sugli strumenti di democrazia, la costituzione, le leggi; il fenomeno del bullismo in tutte le sue molteplici implicazioni e l’uso responsabile di Internet.
Ai ragazzi è stato regalato un opuscolo realizzato dal personale del Commissariato, in cui vengono elencati e spiegati in termini semplici i principi fondamentali della costituzione che sono alla base di una educazione alla responsabilità individuale e sociale. Gli incontri non sono stati di mera informazione e comunicazione ma anche di dialogo, di trasmissione di specifici messaggi. Inoltre, lo stesso dirigente ha precisato che: “La Polizia di Stato opera al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, sollecitandone la collaborazione, questa è una regola fondamentale prevista dalla legge 121 del 1981, legge di riforma della amministrazione della pubblica sicurezza. L’incontro con gli alunni deve essere visto, quindi, come una forma di attività di prevenzione e ha come scopo principale far conoscere ai più giovani le funzioni della Polizia e creare con questi un rapporto di fiducia. Occorre far comprendere l’idea che solo attraverso un’azione di squadra – che coinvolge sia le forze dell’ordine che gli stessi cittadini – è possibile migliorare il livello di legalità e innalzare la sicurezza, condizione fondamentale per lo sviluppo della società intera.
I ragazzi hanno risposto con entusiasmo, ponendo a loro volta numerose domande ai presenti L’Ispettore D’Aveta ha affrontato la tematica relativa all’individuazione delle situazioni di bullismo e cyber bullismo. Ai giovani è stato spiegato che la rete internet se, da un lato ha cancellato i confini geografici aprendo per tutti enormi potenzialità di comunicazione, scambio e contatto tra le persone, al contempo ha aperto anche la strada a nuovi rischi e nuovi reati. Da queste premesse i consigli di non dare informazioni personali o mandare foto a persone conosciute su internet; informare subito le istituzioni se si legge o vede qualcosa su internet che crea disagio o spaventa. E’ stata altresì descritta la nuova normativa in materia di cyber bullismo. Nei suddetti incontri gli alunni hanno potuto ammirare da vicino la macchina della volante e ascoltato con entusiasmo le parole del dirigente che ha spiegato loro cosa significa essere un poliziotto. Pieni di curiosità e domande, gli alunni hanno dato l’assedio ai tecnici della Specialità della Polizia scientifica, i quali hanno loro illustrato le attività e le potenzialità della Polizia Scientifica, magari sfatando qualche mito, ispirato dalle numerose serie televisive in stile C.S.I.