Più di 70 imprese del territorio ma anche dalla Campania e dalla Bat hanno partecipato in Camera di Commercio a Foggia al Roadshow Ice, una preziosa occasione per le aziende che guardano ai mercati esteri. Degli esperti hanno illustrato in un seminario le opportunità e gli strumenti per accedere ai mercati internazionali. Pianificato dalla Cabina di regia per l’Italia internazionale, il Roadshow è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all’ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l’iniziativa si avvale dell’intervento di altri organismi che operano a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese come Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane.
Secondo i dati di Unioncamere è stato il Mezzogiorno a trainare la crescita del tessuto imprenditoriale del Paese nel trimestre estivo. Tra luglio e settembre scorso i terminali delle Camere di commercio hanno registrato l’iscrizione di 64.211 nuove imprese (5.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2017) e 51.758 chiusure di imprese esistenti (2mila in più rispetto all’anno precedente). Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato a fine settembre un saldo positivo per 12.453 imprese. Quasi il 40% della crescita è dovuto alla buona performance del Mezzogiorno, dove il saldo è stato positivo per 4.763 unità. Resta in difficoltà il settore artigiano.
Dopo il seminario le imprese hanno potuto incontrare i rappresentanti delle varie organizzazioni pubbliche e private, in base ad un calendario prestabilito e alla preferenza indicata al momento dell’iscrizione.
La Capitanata mostra un dato in controtendenza rispetto alla Puglia con un export all’8,6%. Motori Rca e il loro indotto, aerospazio con l’Alenia e agroalimentare. Questi i settori trainanti della provincia di Foggia. Ma oggi in Camera di Commercio diversi segmenti di mercato e più fattori merceologici si sono interfacciati con gli esperti. Da San Severo ad esempio una coppia che produce serramenti ha chiesto suggerimento per ampliarsi all’estero, diverse anche le aziende del lapideo che vogliono rafforzare la propria presenza sui mercati asiatici e mediorientali. Antonio Ruggieri della Consultrade di Bisceglie ha cercato di allargare la propria rete consulenziale come società di faciliting finance.
È venuto da Aquilonia in Irpinia Vito Diprenda un giovane designer artigiano che si è inventato un papillon scultura in ebano. L’impresa si chiama MVM Marzullo. “La mia idea è nata dall’esigenza di avere un accessorio diverso, poi ha suscitato interesse. Su ordinazione ne ho venduti diverse centinaia, siamo presenti in punti vendita a Londra, Parigi, in Svezia, a Sydney. È un prodotto artigianale, siamo in alcuni negozi a Mestre, Treviso, Bologna, Ferrara, ma vorremmo trovare nuovi mercati luxury potenziali”, ha spiegato a l’Immediato. L’esperta ha consigliato di provare con gli Emirati Arabi e gli States. Ha lamentato una certa sotto rappresentazione camerale l’imprenditore della Confapi Emilio Paglialonga, la cui organizzazione è stata scartata dal parlamentino. “Mi piange il cuore vedere tante imprese alle fiere che non sono coordinate dalla Camera di Commercio”, ha rilevato nel suo colloquio con Francesco Alfonsi.
Lo stesso Alfonsi ha interloquito anche con il rappresentante dell’agroalimentare di Confindustria Masiello, che sta cercando di organizzare un in-coming per le imprese cerignolane e daune. L’esperto ha suggerito l’esperienza di un business game universitario in Friuli. Si sono messe a confronto due tratte ferroviarie locali: la San Severo-Peschici di Ferrovie del Gargano e la ferrovia del Gornergrat la prima cremagliera elettrica svizzera e la più alta al mondo. Elettrificate entrambe nel 1930 con una velocità media di 40 km orari quella dauna e 30 km orari quella svizzera, lì hanno fatto diventare la ferrovia un mezzo di intrattenimento, per il turismo slow. La ferrovia del Gornergrat in funzione tutto l’anno, è una delle mete di punta del comprensorio sciistico di Zermatt con accesso diretto alle piste e ai sentieri invernali. Due ristoranti, uno più raffinato (con specialità locali e nazionali) e uno più conveniente self-service, rifocillano sportivi e visitatori nel treno. “Facciamolo anche sulla San Severo-Peschici, puntiamo sul cicloturismo del mare e creiamo una rete di imprese che possano rifornire il treno, per un turismo enogastronomico. Creiamo dei pacchetti con i trabucchi, facciamo diventare il treno un mezzo di intrattenimento”, l’idea lanciata dal tecnico Ice.