“Finalmente dopo più di dieci anni abbiamo stabilizzato 102 lavoratori precari della sanità di Foggia. Stessa bellissima notizia per 40 infermieri e 3 medici degli Ospedali Riuniti di Foggia precari da anni e che finalmente da oggi hanno avuto la stabilizzazione grazie al nostro impegno”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano da Foggia in occasione della stabilizzazione del personale precario della ASL (con lavoratori precari anche da 14 anni) e degli Ospedali Riuniti di Foggia.
“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto – ha proseguito Emiliano – È una giornata molto importante per tante persone che hanno consentito il funzionamento delle nostre strutture sanitarie senza avere per anni un contratto al quale avevano diritto. Finalmente grazie al risanamento delle finanze della sanità pugliese e al piano di riordino abbiamo raggiunto questo obiettivo. Senza il piano di riordino non ci avrebbero autorizzato a fare queste stabilizzazioni e nemmeno le assunzioni di 2000 medici 3000 operatori sanitari che stiamo per inserire nel nostro sistema. È una grande soddisfazione perché questa è gente motivata, che ci ha dato già tantissimo. Immaginate che in soli due anni abbiamo recuperato dieci posti nei livelli essenziali di assistenza (LEA) e da essere la penultima regione italiana siamo nella parte alta della classifica.
E questo lo abbiamo fatto con 15.000 unità di personale in meno di 800 milioni di euro di Fondo sanitario in meno rispetto all’Emilia Romagna, che ha più o meno gli stessi nostri abitanti. Quindi questi ragazzi e queste ragazze hanno fatto miracoli.
E adesso si godano la loro stabilizzazione. Significa che potranno pensare a mettere su famiglia e ad alzare gli indici di natalità della Puglia che l’anno scorso ha fatto meno figli che nel 1860. Il lavoro è fondamentale per dare un futuro alla nostra Regione e mi auguro ovviamente che con la immissione del nuovo personale i nostri sogni di portare ancora più in alto il sistema sanitario pugliese possano essere raggiunti.
Gli Ospedali Riuniti Policlinico di Foggia stanno facendo un lavoro straordinario dal punto di vista della riorganizzazione e delle sinergie tra la Facoltà di Medicina. Ci auguriamo anche a brevissimo di dotare questa importantissima provincia di una struttura sanitaria all’altezza del compito. Tutto questo lo abbiamo ottenuto in soli tre anni di lavoro”.
“Un pomeriggio per condividere – commenta il direttore generale della asl foggia Vito Piazzolla – un momento importante nella vita di questi lavoratori e delle loro famiglie, a conclusione di un percorso complesso che sta permettendo a tante lavoratrici e tanti lavoratori di valorizzare a pieno la propria professionalità e realizzare le aspirazioni legittime di un lavoro stabile.
Assicurare stabilità ai nostri professionisti è un modo per motivare ulteriormente personale già formato, non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze acquisito negli anni e potenziare, di conseguenza, l’assistenza sanitaria”.
“Gli interessati alla trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato sono 40 Infermieri Professionali e 3 Dirigenti Medici, della disciplina di Ostetricia e Ginecologia, di Geriatria e di Chirurgia Pediatrica” – ha dichiarato il Direttore Generale Dott. Vitangelo Dattoli che ha espresso “ampia soddisfazione per aver raggiunto un grandissimo risultato per la valorizzazione dell’esperienza professionale e la realizzazione delle legittime aspirazioni dei dipendenti della sanità, in conformità con l’attenzione che il Presidente della Regione Puglia ha dato per la soluzione di questo problema”.
I medici: “Solo 3 stabilizzati per un ospedale di secondo livello?”
Sono increduli i 3 medici degli Ospedali Riuniti stabilizzati oggi. Si guardano intorno e il clima sembra paradossale. Nella Regione che da anni fatica per il blocco del turnover, per la carenza di personale e per i camici bianchi che fuggono via – alla ricerca di condizioni di lavoro migliori – ci sono solo così poche firme.
“Nonostante la carenza enorme di personale, abbiamo lasciato opportunità di tempo determinato anche più lunghe altrove per restare nella nostra terra, nella nostra città”, spiegano a l’Immediato Antonio Lacerenza (Ginecologia) e Vittoria Campanella (Chirurgia pediatrica). A firmare per il contratto a tempo determinato, assieme a loro, c’è solo Irma Laonigro (Geriatria). Arrivano da percorsi frustranti, con rinnovi di 3 mesi o, nella migliore delle ipotesi, di 6 mesi. “Comprendiamo i colleghi che vanno altrove – commentano -, perché è quasi impensabile fare qualsiasi progetto con una situazione del genere. Basti pensare che non ci si può permettere nemmeno di accendere un mutuo in banca per la famiglia…”. Eppure, Lacerenza ha lasciato Termoli per tornare a Foggia, la sua città. Così come Campanella, che dopo i giri classici tra le strutture pugliesi, non ha resistito al richiamo della propria terra. “È un atto d’amore – concludono -, ci sono menti che vanno all’estero, noi abbiamo deciso di restare, nonostante la tristezza del vedere solo tre medici stabilizzati in un ospedale che conta 40 reparti”.
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