Amgas Spa, Am Service Srl e Ataf Spa, le partecipate del Comune di Foggia al centro della conferenza stampa del capogruppo dei Fratelli d’Italia Giuseppe Mainiero, che ha inviato tutti i documenti ad Anac e Corte dei Conti.
Su Ataf il consigliere e massimo oppositore della Giunta Landella, contesta che l’assemblea costituita dal solo socio unico, il Comune, potesse attribuire una quota dell’azienda e del servizio al Cotrap. La cessione è stata stipulata nel dicembre 2017. “Con la mia interpellanza ho evidenziato gli assoluti profili di illegittimità di tale determinazione, in quanto Ataf ha un contratto di servizio di trasporto pubblico locale col Comune di Foggia ed essendo una partecipata è soggetta a controllo analogo, se noi cedessimo una parte del servizio a Cotrap il Comune non potrebbe esercitare su questa parte più alcun controllo. Formalmente l’unico soggetto deputato a cedere una parte del servizio secondo il Tuel è il consiglio comunale, che della vicenda non è mai stato investito”, ha detto a l’Immediato.
La mozione di Mainiero su Amgas invece sollecita il sindaco Franco Landella a portare in aula il provvedimento disciplinato dal Testo unico delle società non quotate, 175/2016 , che prevede che entro il 31 dicembre si faccia la revisione straordinaria delle partecipazioni. In quella sede il consiglio comunale potrà decidere come gestire le diverse partecipazioni.
Non solo il “cda abusivo” sollevato in questi giorni, secondo Mainiero “l’eventuale nuovo assetto della società”, dell’aprile 2018, quando il Consiglio di Amministrazione ha dato il via ad una procedura aperta per la selezione di un investitore finanziario in grado di apportare capitali per l’acquisto delle reti di 2i Rete Gas SpA e per la partecipazione alle future gare di ambito della Regione Puglia, in cambio di una cessione di quote societarie dentro una NewCo ancora da costituire, è un’operazione che avrebbe dovuto passare per il Consiglio comunale, senza invece prevedere la consulenza dello studio legale Orrick di Milano incaricato della vicenda. “È il consiglio comunale che deve decidere questi atti, si può spogliare delle sue prerogative”, rileva il commercialista meloniano.
Non solo, in Amgas non sono mancate le consulenze dubbie in questi anni, a detta di Mainiero, che vuole vederci più chiaro. Come quella attribuita ad Umberto Candela all’Am Service, rispettando le medesime condizioni economiche del pregresso rapporto di service management. Sentita la relazione del presidente di AmService Mobilia e il parere dell’avocato Michele Fatigato, come si legge in un atto dell’assemblea dei soci, si è dato corso alla nomina, con un compenso di 4mila euro trimestrali per un lavoro professionale che prima era in campo all’ex segretario di Amgas, poi licenziato, l’ingegner Marcello Iafelice. “L’incarico a Candela si configura come un danno erariale per l’ente, gli utili di quella società sono stati erosi”, è la certezza di Mainiero.
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