Negata la protezione umanitaria al 26enne Omar Jallow, arrestato pochi giorni fa per l’aggressione agli agenti di polizia nei pressi del Cara di Borgo Mezzanone. Ad annunciarlo, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini che sulla vicenda era già intervenuto all’indomani del caso di cronaca.
“La giornata comincia bene – scrive il vicepremier su Facebook -. Prima applicazione del #DecretoSalvini! Il gambiano Omar Jallow, 26 anni e vari precedenti penali, l’altro giorno a Foggia non si era fermato all’alt ma aveva cercato di investire un poliziotto.
Era un “richiedente asilo”, che aveva avuto la protezione umanitaria grazie a un ricorso alla magistratura. Dopo il nostro decreto, è stato subito convocato in Commissione: protezione NEGATA! E adesso, come giusto, si potrà espellere! Fuori dall’Italia questi delinquenti, dalle parole ai fatti”.
Il SAP: “Video parla chiaro”
“Gruppi e associazioni, tra cui ‘Campagne in lotta’, smentiscono qualsiasi tentativo di violenza nei confronti dei due poliziotti, da parte degli immigrati del ghetto di Borgo Mezzanone, ritenendo quelle del Sap “gravissime illazioni”. Peccato però che il loro stesso video a corredo delle loro dichiarazioni, evidenzi la verità, ovvero due poliziotti accerchiati da circa cinquanta persone che tentavano di sottrarre all’arresto un loro connazionale. Questo è un reato”. Così Francesco Pulli, Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), torna sulla questione dell’aggressione avvenuta a Borgo Mezzanone ai danni dei due poliziotti della stradale che hanno arrestato il 26enne gambiano, ora a rischio di espulsione.
“Davanti a fatti di così inaudita gravità, si tenta in maniera subdola di stravolgere la verità. E la verità la raccontano i video realizzati dagli stessi immigrati. I poliziotti in quelle immagini, sono stravolti, sporchi di fango e feriti. Circostanze che dimostrano la concitazione del momento. La questione – prosegue Pulli – non è incentrata sul fatto che siano o meno extracomunitari da criminalizzare, così come qualcuno vorrebbe far passare in maniera strumentale, ma il fatto che non è ammissibile che due poliziotti finiscano accerchiati e in ospedale, solo perché hanno fatto il proprio dovere. Sottrarre con la forza un arrestato contravviene a qualsiasi regola di civile e pacifica convivenza. Fortunatamente – conclude – ci sono i video. L’ennesima dimostrazione che le telecamere sulle divise e auto di servizio chieste a gran voce dal Sap, sono un enorme strumento di trasparenza che non perdonano niente e nessuno”.
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