Ha accettato l’invito della Festa dell’Unità di Cerignola il presidente e commissario straordinario Ager Gianfranco Grandaliano per parlare di rifiuti in una città, quella amministrata dal sindaco Franco Metta, che ancora vive il pesante disagio di una raccolta a singhiozzo e che ha rifiutato di conferire la sua azienda dei rifiuti consorziata, la Sia, dopo mesi di tavoli in Prefettura, all’Asipu. Nel frattempo 3 Comuni della Bat, San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita, hanno deciso di uscire dal Consorzio.
L’Immediato lo ha intervistato, prima del dibattito e prima dell’usuale panino con la salsiccia negli stand dem.
Presidente Grandaliano, l’Ager non ha risolto l’emergenza rifiuti a Cerignola, per la Sia avreste potuto fare di più?
I cittadini di Cerignola hanno subito disservizi rilevanti. Io ho ancora il video dell’Interporto girato dai Noe, che è drammatico. Se quella situazione fosse stata causata da una difficoltà impiantistica, sarebbe stato giustificabile, purtroppo quella situazione è stata determinata da una grave inefficienza gestionale, sostanzialmente per riuscire a sbloccarla sono stato costretto a diffidare il sindaco di Cerignola ad avviare il servizio di raccolta. Gli altri Comuni si erano attivati, mancava solo Cerignola, che non raccoglieva perché credeva che il compito di raccogliere i rifiuti fosse di Emiliano, poi abbiamo spiegato al Prefetto e al sindaco che per la legge la gestione del ciclo dei rifiuti è una funzione fondamentale dei Comuni. Noi non potevamo fare più di tanto e niente di più di quello che ci compete. Abbiamo cercato di entrare in discarica. C’è l’ultima delibera che affida all’Ager l’impianto, ma senza una collaborazione del territorio si può fare poco. Credo che il territorio non voglia essere aiutato.
Come mai?
Il presidente Emiliano ha fatto un’ordinanza con la quale ha riavviato l’impianto, un’altra ordinanza relativa allo smaltimento del percolato. Adesso stiamo intervenendo all’emungimento, ma d’altra parte se deve fare tutto l’Agenzia insieme alla Regione vuol dire che qualche problema sul territorio c’è. Per l’impiantistica esistente non c’è stata una concreta collaborazione del territorio. L’ultima delibera di Giunta è il segnale che la Regione nonostante tutto affida all’Ager la gestione. L’intervento sostitutivo richiesto dagli stessi sindaci sul V lotto di discarica, per l’emungimento del percolato e la copertura provvisoria, sta a significare che sostanzialmente che la Regione e l’Agenzia hanno fatto più di quello che era dovuto anche rispetto ad altri territori.
Si aspettava che i 3 Comuni della Bat si sganciassero? Era nell’aria sin dall’inizio della vertenza, vero?
No, io credo che siamo all’interno degli equilibri politici del Consorzio. I Comuni avevano rappresentato nei momenti più tesi di non voler proseguire nel percorso del Consorzio. È una decisione che spetta a loro, perché ribadisco il servizio di raccolta è una funzione dei Comuni. Hanno assunto con responsabilità una decisione. Loro devono decidere e non noi.
Si stanno registrando situazioni strane e gravi, sia a Foggia per una mancanza di personale sia a San Severo per le divergenze tra l’amministrazione a l’affidataria Buttol. I Comuni, almeno in provincia di Foggia, stanno presentando delle inefficienze nella raccolta. In Ager che ne pensate?
Non è così, anche in provincia di Foggia ci sono aziende che funzionano. Non ci sono criticità dappertutto. Il problema è che la gestione del ciclo dei rifiuti è una gestione complessa che ha molteplici aspetti, che vanno dalla semplice raccolta alla pulizia quotidiana, all’impiantistica, alla valorizzazione del mercato, all’economia circolare. Il settore è talmente complesso che dall’altra parte è un argomento sentito dai cittadini. Il ciclo dei rifiuti è un argomento principe non solo in Puglia, ma in tutta Italia. È una questione principale, è un elemento che migliora la qualità della vita del territorio. Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti riduce il costo del servizio e migliora la qualità della vita del cittadino.
Ce la farete col presidente Emiliano ad inaugurare un impianto pubblico prima della fine della consiliatura?
Il governo regionale ha messo in atto le procedure acceleratorie per realizzare l’impiantistica. Si sta realizzando l’impianto di Bari, noi sicuramente prima della fine della consiliatura riusciremo ad aprire gli impianti che ci siamo ripromessi. È un sistema in cui non si può intervenire in poco tempo. Servono una corretta programmazione, una governance e una corretta esecuzione della programmazione. Il governo Emiliano ha toccato prima la governance e anche a livello nazionale sia una delle più studiate, sulla programmazione stiamo procedendo con l’impiantistica. Con la novità di un intervento pubblico nel ciclo dei rifiuti, che come correttamente abbiamo ribadito nel sistema revisione di piano, deve essere principale. Il presidente Emiliano ha detto che il ruolo del privato deve essere di supporto.
Supporto al Pubblico. La Regione e l’Ager hanno deciso di non intervenire nella questione lucerina dell’autorizzazione alla riconversione dell’impianto di Maia Rigenera. Non ha dato nessun consiglio al primo cittadino Antonio Tutolo? Che valutazione fa sul diniego dell’autorizzazione?
Questa mia risposta vale anche per l’impianto di San Severo. Anzitutto il sindaco Tutolo non ha bisogno di consigli, è a conoscenza di come funziona il sistema. E Tutolo è molto concreto su queste questioni. Maia Rigenera è un impianto privato, per noi è un impianto neutro, ci sta o non ci sta non conta. Noi ci interessiamo solo degli impianti con tariffa pubblica.
Tanto neutro non è se in estate la Regione ha dovuto discutere dell’eventualità di una sua riapertura.
Ci siamo incontrati in estate solo per un motivo, al fine di evitare che con la chiusura estiva dell’impianto di Lucera, i Comuni del foggiano pagassero più costi di trasporto. Noi abbiamo cercato di sensibilizzare, ma sempre perché chiamati dai Comuni.
L’impianto ha supplito e supplisce la funzione pubblica
È un impianto privato, tant’è che anche con la chiusura abbiamo superato tranquillamente il collocamento della frazione organica. Quello che giustamente lamentavano era l’aumento dei costi di trasporto, ma tenuto conto che noi ci siamo già adoperati. Abbiamo già localizzato, con una manifestazione d’interesse per avviso pubblico, un altro impianto di compostaggio a Foggia. Noi non siamo intervenuti nella vicenda, tant’è che nel momento in cui il sindaco manifestava un suo disagio anche a consentire l’utilizzo dell’impianto solo per la frazione organica dei Comuni del foggiano, noi non abbiamo proseguito su questa strada, dopo attenta valutazione. Quella di Lucera oggi è una vicenda del tutto privata, io mi devo occupare di realizzare quell’impiantistica prevista dal piano e finanziata da fondi pubblici ed europei, previsti non solo per gli impianti di compostaggio. Noi stiamo realizzando una serie di impianti. Monte Sant’Angelo è in pole position per ospitare un impianto di trattamento per la frazione della plastica, io mi preoccupo di questo. La trattativa dell’impianto Maia Rigenera, riguarderà Maia Rigenera e il territorio, perché quello è un impianto industriale. Non è un problema nostro.
Che grado di salute ha la provincia di Foggia nel ciclo dei rifiuti? San Severo sta regredendo?
Voi ce l’avete con San Severo. Abbiamo dei progetti, a Vieste abbiamo parlato col sindaco.
Non c’è una bomba ecologica a Vieste nella discarica dismessa?
Quello è un altro problema, ci stava già, ma c’è un finanziamento per la bonifica. Ma non compete all’Ager. La raccolta differenziata sta aumentando dappertutto. Spingeremo affinché Foggia parta e che migliori il suo sistema di raccolta.
A Foggia la differenziata non parte e si parla anche della necessità di assumere in Amiu almeno 50 nuovi operatori ecologici e di arrivare finalmente al full time. Sono ritornati tutti in ufficio, lei che notizie ha?
Io ho dismesso la presidenza Amiu da circa un anno e mezzo. Non so sinceramente se devono assumere.
Sui flussi della differenziata però può esprimersi. È bassa?
Si stanno adoperando, mi hanno detto che oltre ad aver avviato il sistema di raccolta di prossimità, stanno avviando il sistema di progettazione della raccolta differenziata spinta, porta a porta. Noi li seguiremo perché è ovvio che nei grossi centri serve avviare una raccolta differenziata spinta. Su questo noi li supportiamo, li controlliamo, li consigliamo, siamo vicini. Il trend è nettamente positivo per la Regione Puglia, stiamo mettendo in campo una serie di progettazione per l’economia circolare. Noi non ci vogliamo fermare a raccogliere e poi a mettere i rifiuti sui camion, noi vogliamo fare la green economy con dei progetti concreti.
Zingaretti è stato qui a Foggia, ma non ha voluto rispondere sui rifiuti romani. È finita la solidarietà pugliese al Lazio? O dobbiamo aspettarci altra monnezza romana?
Il Comune di Roma aveva fatto la richiesta, è cessata a fine giugno. Le cose che diciamo le manteniamo. Ad oggi non ci risulta un’altra richiesta da parte del Comune e dell’azienda di Roma, quello che mi conforta è che sta sempre più calando il rifiuto che entra negli impianti di trattamento meccanico biologico e questo significa che sta aumentando la raccolta differenziata. Quello è il nostro obiettivo.
Come Ager non potete entrare nelle polemiche sulla compensazioni dell’impianto Marcegaglia? Potreste farvi da mediatori per una revisione delle compensazioni?
L’impianto Eta è un impianto autorizzato dalla Provincia. Valorizza il Cdr, ma non abbiamo un rapporto diretto, è un impianto privato. È un impianto che non rientra neanche nel controllo della tariffa. La tariffa è a mercato. La società lo può portare a Manfredonia o a Massafra.