Foggia ha aperto la stagione dei tavoli allargati del Ministero del Lavoro. Piano triennale dei lavori con finanziamento dei centri per l’impiego già nella legge di bilancio, sgombero dei ghetti, interventi sul trasporto e premialità alle aziende.
A breve il tavolo sarà aggiornato, sempre a Foggia. Oggi alla riunione operativa del Ministro Luigi Di Maio hanno partecipato anche numerosi parlamentari pentastellati, i deputati Carla Giuliano, Giorgio Lovecchio e Francesca Troiano, i senatori Marco Pellegrini e il lucano Saverio De Bonis e la consigliera regionale Rosa Barone con il dipendente del gruppo regionale Mario Furore. Tutti molto soddisfatti dai risultati ottenuti dalla discussione aperta.
“Durante la conferenza è emerso il problema più grave: il riconoscimento del costo della materia prima. Di fatto, è proprio questo l’aspetto più critico in quanto nella maggior parte dei casi esso non copre nemmeno i costi di produzione. Conseguentemente la GDO – la grande distribuzione organizzata – spinge le varie aziende a far uso di manodopera a basso costo al fine di ottenere prezzi sempre più bassi.
Inoltre, un altro punto su cui si è discusso, è il rafforzamento dei centri per l’impiego, dove le aziende agricole potranno attingere manodopera senza passare dai “caporali”. Tuttavia, la riunione di oggi ha assunto un’enorme rilevanza in quanto è emerso che il problema del caporalato non è solo una questione meridionale, bensì è una questione che riguarda l’intero paese e per tali ragioni deve essere assolutamente risolta”, ha osservato Lovecchio.
Il Ministro del Lavoro implicitamente, parlando di un piano triennale, ha inviato un messaggio chiaro: il governo durerà, con buona pace di coloro che non amano la Lega di Matteo Salvini. “Noi speriamo che il governo duri, questo è un governo del cambiamento e avrà bisogno dei suoi tempi tecnici per modificare la legislazione o di attuarla, come nel caso della legge contro il caporalato, la 166 andrebbe applicata, come tante leggi che in Italia sono disattese”, ha osservato il senatore De Bonis a l’Immediato al termine della conferenza stampa insieme agli attivisti dell’associazione GranoSalus.
“Tutti gli aspetti legati al centro per l’impiego con la rete del lavoro di qualità sono essenziali e importanti – ha aggiunto -. Questa piaga soprattutto nella Daunia colpisce i lavoratori agricoli, il passaggio fondamentale che ha fatto il vicepremier è quello centrato sui prezzi, che noi salutiamo con favore, la tematica dei prezzi è la vera causa dello sfruttamento che subiscono i lavoratori e insieme ad essi i produttori agricoli. Il riferimento ai cartelli della GdO e dell’industria di trasformazione e dei commercianti è fondamentale per poter ripartire il valore aggiunto all’interno della filiera. Solo ridando dignità ai produttori e ai lavoratori sarà possibile risolvere alla radice questo problema. Salutiamo con favore il fatto che Di Maio abbia stigmatizzato questo aspetto: l’esempio della bottiglia di vetro che vale di più del contenuto è sintomatico della situazione che oggi il mondo agricolo deve affrontare”.
Secondo De Bonis bisognerà trovare un sistema per incentivare le imprese ad offrire una accoglienza dignitosa ed adeguata ai braccianti migranti, per evitare i ghetti sparsi in tutta Italia. “Il problema è nazionale e Di Maio lo ha ribadito in maniera netta. Il tema va affrontato, nei prossimi incontri sarà ben lieto di ascoltare tutte le proposte che arriveranno al tavolo”.