Il CAONS, presieduto dall’ingegner Matteo Starace, prende a prestito il tremendo incidente del 6 agosto scorso, sul raccordo autostradale di Bologna che collega l’A1 a l’A14, quando un’autocisterna contenente GPL ha tamponato un TIR, prendendo fuoco ed esplodendo con un boato spaventoso per ritornare sul caso Energas a Manfredonia. Il bilancio aggiornato dell’incidente è di un morto, 145 feriti e notevoli danni alle abitazioni e alle attività commerciali. Per fortuna in quel momento non transitava alcun pullman.
“Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a quanti ne sono stati coinvolti- spiega l’ingegnere in una nota- Non è nelle nostre intenzioni strumentalizzare quanto accaduto, ma fare una riflessione riguardo la richiesta di installazione di un megadeposito di GPL proposto dall’Energas nel comune di Manfredonia in località S. Spiriticchio.
Nei nostri documenti “NO ENERGAS” abbiamo sostenuto che, in questa materia, la sicurezza non è garantita dalla buona tecnica delle costruzioni, ma molto dipende dall’imprevedibile e questo ulteriore avvenimento lo testimonia.
Nel progetto presentato dall’Energas S.p.a. si ipotizza un movimento annuo da 25 a 50navi gasiere con stazza che varia da 1000 a 20000 tonnellate con l’utilizzo del “Porto Alti Fondali” per le attività di carico/scarico del GPL. Sulle nostre strade dovrebbero circolare7300 autobotti/anno, con 18 tonnellate di GPL cadauna e 4000 autocarri/anno per il trasporto di bombole con un totale di 5 tonnellate di GPL per autobotte. Inoltre, nel suddetto progetto si prevede una movimentazione di GPL attraverso 200 convogli ferroviari all’anno, ciascuno con un carico di 480 tonnellate, che partendo dalla stazione di Frattarolo dovrebbero transitare per la stazione di Foggia e di altri centri abitati. Abbiamo riportato questi dati perché ci sembrano significativi al fine di fornire un’idea chiara sul notevole numero di mezzi che circolerebbero sulle strade del nostro territorio e nel nostro mare. Considerando che ogni mezzo, ogni attività di carico e scarico delle navi gasiere e le attività di carico di autocisterne e bombole portano una propriaprobabilità di incidente per cui il rischio globale a cui ci vogliono assoggettare è notevole e non è accettabile. Pertanto, invitiamo tutti i cittadini di Manfredonia a riflettere sui numeri sopra indicati. Con il referendum del 13 novembre 2016 la città si è espressa in maniera chiara e precisa, perciò auspichiamo vivamente che tutti i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nella decisione rispettino la “volontà del popolo”.