“Cambiano i governi, ma l’ippica è costretta ancora a pagare lo scotto della gestione a guida Partito Democratico. Il decreto sulla classificazione degli Ippodromi italiani, firmato dall’allora sottosegretario con delega al settore Giuseppe Castiglione, è stato infatti respinto in parte dalla Corte dei Conti. Ad essere cassata è stata proprio la parte relativa alle convenzioni ed ora si spera che l’iter, concordato con la stessa Corte, possa concludersi entro fine luglio”. A dichiararlo è il deputato del M5S, Giuseppe L’Abbate. Nel frattempo, il Direttore Generale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con delega all’ippica Francesco Saverio Abate ha convocato una riunione con tutte le società di corse in cui ha preso l’impegno di firmare, a stretto giro, la sovvenzione e di erogare cifre pari al 75% dell’importo totale del fisso previsto dalle convenzioni. Dagli uffici ministeriali è giunta poi la rassicurazione che, nel momento in cui la Corte dei Conti rilascerà parere positivo, i pagamenti saranno effettuati nell’arco di 48 ore. In Puglia, la vicenda interessa l’Ippodromo Paolo VI di Taranto, Euroitalia di Casarano (LE) e quello di Castelluccio dei Sauri (FG).
“Questa è la situazione che, ahinoi, ereditiamo dal precedente Governo Gentiloni e che, al pari di chi ha occupato Palazzo Chigi prima di loro, ha fatto poco o nulla per risollevare le sorti dell’ippica italiana – continua L’Abbate, esponente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati – Continuerò a monitorare affinché la situazione si sblocchi e si addivenga ad una soluzione, nell’attesa di portare a compimento la tanto auspicata riforma del comparto ippico nazionale che potrebbe, in tal modo, confidare in un futuro se non roseo, quantomeno degno – conclude il deputato 5 Stelle – dei tantissimi operatori che ne fanno parte e che hanno reso famosa l’Italia nel mondo con la loro preparazione e la loro passione per i cavalli da corsa”.