“28 lavoratori della Ladisa Ristorazione Srl impiegati nelle cucine dello storico ospedale Col. D’Avanzo di Foggia rischiano di perdere il posto di lavoro dopo la firma del protocollo d’intesa tra ASL e Ospedali Riuniti di Foggia, che prevede la trasformazione del plesso ospedaliero in Polo integrato di servizi sanitari territoriali attraverso una fase di lavori straordinari”. A dichiararlo è il consigliere comunale della Lega, Alfonso Fiore.
“Tali lavori, in corso di avvio – prosegue -, hanno, di fatto, sancito la chiusura della cucina, il trasferimento della stessa presso il centro cottura Ladisa di Viale degli Aviatori e avviato un processo di riorganizzazione del ciclo lavorativo, che l’azienda barese traduce in un forte impatto sul dato occupazionale. Come consigliere comunale della Lega al Comune di Foggia – aggiunge Alfonso Fiore – esprimo tutta la mia personale preoccupazione perché intravedo un futuro incerto per i 28 lavoratori delle cucine, e non posso che essere d’accordo con la competente azione sindacale del segretario provinciale UGL Terziario Dirella, in quanto non possiamo permettere che il costo degli accordi di ristrutturazione ricadano sul personale come vittime sacrificabili, generando un danno sia sociale che personale”.
“Come consigliare comunale di Foggia, auspico che sia la Ladisa e che la Direzione Generale degli Ospedali Riuniti diano concrete risposte a salvaguardia dei livelli occupazionali, lavoratori che ricordo essere parte integrante di quelle clausole di salvaguardia del lontano bando di gara, e stigmatizzo che tali azioni non siano propedeutiche a favorire una gestione più snella in ottica della già tormentata gara unica regionale per la ristorazione ospedaliera che a breve la Regione Puglia bandirà”, conclude Fiore.