A Vico del Gargano, Peschici e Pietramontecorvino vincono i tre sindaci uscenti, come avevamo parzialmente previsto all’inizio della campagna elettorale. Le posizioni dominanti degli amministratori non sono state intaccate in questi mesi di comizi.
È notevole e significativo il distacco lasciato da Michele Sementino nel paese di San Valentino a Michele Scaramuzzo con 2239 voti contro 1698. Finisce 49,44% contro 37,50% la sfida tra il primo cittadino uscente e consigliere provinciale vicino al civismo pugliese e il medico trasversale che ha molto deluso le aspettative di quanti lo avevano supportato. Solo terzo il giovane Daniele Cusmai con 591 voti e un buon 13,05%.
Doppia perfettamente il secondo classificato a Pietramontecorvino il sindaco uscente Raimondo Giallella con 1022 voti pari al 56,62%. Rino Lamarucciola si ferma a 511 col 28,31%. 180 consensi pari al 9, 97% per Alfonso Piccirillo mentre non supera neppure i 100 voti la giovane pentastellata Gisella Carchia con 92 consensi e il 5,09%. La somma dei loro voti fa solo 783, ma è indubbio che divisi si sono elisi vicendevolmente, consegnando la vittoria e il secondo mandato al medico piddino.
Vince con 17 voti di scarto su Memo Afferrante il sindaco uscente di Peschici Franco Tavaglione (in alto la foto della festa) con 1.090 consensi col 36,82%. Applausi e ringraziamenti alle 3 di notte per il primo cittadino, i festeggiamenti veri sono rinviati alla prossima domenica.
“Bisogna saper perdere, ma bisogna anche saper vincere”, ha detto Tavaglione, evitando di mortificare gli avversari, alcuni dei quali in queste settimane hanno molto “offeso” la sua amministrazione dal palco.
1077 voti per Afferrante col 36,38, i giovani di CambiaPeshici si fermano a 323 voti col 10,91%, 278 pari al 9,39% Anna Rita Delli Muti con il 9,39%, 6,48% e 192 voti per Giuseppe Falcone con la lista Peschici ai peschiciani.
Ad Anzano i votanti sono 901, stravince il sindaco uscente Paolo Lavanga con “Per Anzano con Paolo”: 583 voti pari al 64,70% contro i 318 voti di Silvana Addesa che totalizza il 35,29%.
Non c’è storia a Carapelle tra Umberto Di Michele e la Lista il Salto e Antonio Ricci con Carapelle Futura: vince il primo con ben 2.354 voti pari al 62,63% delle preferenze contro i 1.404 voti totalizzati dal candidato del Pd fermo al 37,36%.
Rieletto anche il sindaco uscente Paolo De Martinis a San Marco La Catola o 292 voti pari al 45,15%. I combattenti di Donato Masiello arrivano terzi con 119 voti e il 18,39% dopo Luigi D’Antino con 236 consensi col 36,47%.
Perde anche a San Paolo Civitate il candidato del Pd l’avvocato Luigi Neri della lista “Nuove Idee per San paol” con 864 voti e uno scarso 28,84% contro il mezzo plebiscito tributato a Crescere Insieme e a Francesco Marino eletto sindaco con 2.131 consensi pari al 71,15%.
Continuità anche a Bovino, dove vince il candidato dell’ex sindaco Michele Dedda, il suo vice Enzo Nunno di “Tutti per Bovino” con 925 consensi pari al 43,44%. Buona la performance dei giovani di Alternativa per Bovino guidata da Stefania Russo con 667 preferenze e il 31,32% dei voti, solo terza Antonietta Ruscillo del Gal con 537 voti e il 25,22%.
A Faeto vince Michele Pavia della lista Trasparenza e riconciliazione con 236 voti pari al 54,75%, Michele D’Aloia di Insieme per Faeto si ferma a 185 voti pari al 42,92%.
Movimento 5 Stelle ultimo e quasi inesistente anche a San Nicandro Garganico, dove ancora non ci sono i dati definitivi. Scrutinate 14 sezioni su 22 ma si andrà al ballottaggio tra Ciavarella e D’Ambrosio.