La Protect ha presentato venerdì scorso nell’assemblea dei soci Ataf il suo piano di rientro rateizzato con alcune polizze per conferire all’azienda di trasporto pubblico locale gli ammanchi di monetine dei totem dei parcheggi pari a più di 600mila euro.
In Via di Motta della Regina è arrivato anche il sindaco Franco Landella che ha perlustrato anche l’ampio cimitero di mezzi ormai parcheggiati nel piazzale e privi di motore e di altri pezzi di ricambio.
Sono ormai fermi i mezzi romani acquistati di recente, insieme a quelli anconetani e ai bus olandesi verdi e bianchi. Non facendo la manutenzione ordinaria quei bus sono morti prima del tempo. Sono almeno 30 le circolari per nulla vecchie che non sono state riparate dopo i guasti e giacciono ferme nel parcheggio.
Sono invece arrivati da poco 4 autobus della Trentino Trasporti, un vero e proprio affare conseguito all’asta dell’Ataf costato meno di 20mila euro. I mezzi non nuovissimi sono due Iveco 491 e due Bredamena Minibus. E in ottobre arriveranno altri due mezzi sempre dal Trentino, per ora trattenuti.
Intanto in azienda cresce il malcontento da parte di alcuni autisti che si sono visti defalcare delle somme dallo stipendio a causa di alcuni minuti d’anticipo nel ritorno dalla corsa notturna. Gli autisti possono giungere in ritardo a riporre il mezzo, ma mai in anticipo. Anche qualche minuto prima deve essere sanzionato dai controllori al deposito. Una sanzione che col nuovo piano orario contrattuale incide molto sul premio di produttività e sfiora i 100 euro in meno in busta paga.