È in via di perfezionamento l’atto di intesa tra la Provincia di Foggia e l’ARPA Puglia, che si sarebbe dovuto stipulare oggi con la firma ufficiale negli Uffici del dirigente all’Ambiente, l’architetto Stefano Biscotti. La convenzione, slittata alla prossima settimana, intende assicurare il coordinamento delle azioni e di ogni altro adempimento connesso per l’utilizzazione delle risorse presenti nel Piano di Attuazione Provinciale del Programma Regionale per la Tutela dell’Ambiente.
La finalità della convenzione è il potenziamento delle attività prioritarie dell’ARPA Puglia per consentire lo sviluppo delle funzioni proprie dell’ARPA ed incrementare tutte quelle attività che la vedono impegnata anche quale organo tecnico degli Enti Locali. In questi mesi Arpa era incappata in non pochi scandali. Uno su tutti “In Daunia venenum”. Ecco perché c’è la necessità di un lavoro congiunto.
La Provincia di Foggia e l’ARPA Puglia concordano sulla necessità di avviare un’azione di “buone pratiche” con l’obiettivo di aggiornare, perfezionare e potenziare le attività di controllo, le cui modalità e buone prassi estese a tutti gli aspetti di controllo ambientale rappresentano altresì un contributo importante alla gestione ambientale e al corretto utilizzo del territorio. Le risorse nella disponibilità della Provincia di Foggia per l’Asse 6 del Piano di Attuazione del Programma Regionale per la tutela dell’Ambiente ammontano a 1.319.200 euro. Il 20% delle risorse complessive saranno destinate ad attività di specifico interesse comune.
Sulle attività svolte per ogni annualità, si provvederà ad erogare 300.000 euro. Arpa e Provincia collaboreranno al potenziamento del monitoraggio dei corpi idrici superficiali, ossia i corsi d’acqua principali, lagune e corpi idrici superficiali non significativi quali recettori degli effluenti dei depuratori, alle attività di controllo puntuale in località interessate da impianti di particolare rilevanza rispetto a discariche, emissioni in atmosfera, emissioni odorigene, terreni con analisi delle ricadute degli inquinanti e inquinamento elettromagnetico prodotto da impianti di telecomunicazione telefonici e radiotelevisivi e degli elettrodotti.