Mafia Mattinata, l’incontro in chiesa è pacchiano: goffe citazioni e metafore. Un’occasione persa

Incontro nel salone della Chiesa Abbaziale – Parrocchia “Santa Maria della Luce”. Nessuna tematica sviluppata, solo molta retorica e riferimenti senza senso sul bene e il male

L’amaro in bocca è ciò che resta dell’incontro nel salone parrocchiale di Mattinata per l’incontro dal titolo “Prospettive future – Lo scioglimento del consiglio comunale e l’impegno della comunità”. L’esito – nonostante la sala colma di gente – ha lasciato piuttosto delusi i presenti. Citazioni, riferimenti letterari, decine di slide ma nulla sulla presenza del fenomeno mafioso in paese nonostante agguati, omicidi, tentati omicidi e i casi di lupara bianca. Una lunga serie di metafore e passaggi fin troppo generici hanno reso a tratti stucchevole l’appuntamento organizzato dal parroco don Luca Santoro nella Chiesa Abbaziale – Parrocchia “Santa Maria della Luce”. Presenti numerosi esponenti della politica locale (compreso il sindaco, Michele Prencipe) ma soprattutto tanti cittadini, molti dei quali rimasti in piedi per mancanza di posti a sedere. Un incontro pubblico durante il quale è intervenuto Vincenzo Muscatiello, avvocato e professore di Diritto penale all’Università di Bari. Ma dal docente nessuna tematica sviluppata, solo molta retorica e persino risatine per le foto di seppie e ragù utilizzate per parlare dell’ “odor di mafia”.

Mentre gli ex amministratori hanno affisso manifesti in paese che danno già alcune anticipazioni sui termini del ricorso, in parrocchia si è parlato vagamente del bene e del male con riferimenti al Rwanda, all’Olocausto e ai casi di stupro. Un incontro a dir poco sconclusionato. Nella popolazione gli interrogativi sono rimasti inalterati e nulla ha aiutato a dipanare il grande dilemma su cosa abbia portato allo scioglimento per mafia del Comune di Mattinata. Un’occasione persa.



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