Rivedere la procedura in materia di autorizzazione alla realizzazione e accreditamento di strutture residenziali o semiresidenziali per la presa in carico di persone affette da Sindrome dello spettro autistico. È quanto chiede il consigliere del M5S Mario Conca in una interrogazione diretta al presidente/assessore alla Sanità Michele Emiliano.
“Ho analizzato – continua il pentastellato – i regolamenti regionali in materia, le deliberazioni di Giunta Regionale e gli atti dirigenziali consequenziali, oltre ad aver sentito alcuni autorevoli attori di questo mondo complesso, per giungere ad un’amara conclusione: la procedura attuata dagli organi istituzionali deputati all’accreditamento e al rilascio delle autorizzazioni presenta delle evidenti lacune che mettono a rischio la qualità del servizio erogato, con tutte le gravissime conseguenze del caso. Le innumerevoli delibere e note di chiarimento denotano le mancanze e la contraddittorietà del regolamento ed hanno quindi lasciato margine di discrezionalità agli uffici regionali e ai Comuni. Per questo ho chiesto al presidente Emiliano, anche e soprattutto nella sua qualità di assessore alla sanità e a tutte le direzioni, servizi e uffici intervenuti nella procedura, che la stessa sia meglio chiarita e resa pubblica in ogni passaggio, compreso le interlocuzioni interne tra Dipartimento della Salute regionale e Direttori Generali delle AASSLL. Nel frattempo chiedo il ritiro in autotutela ai sensi dell’art. 21 nonies della Legge 241/90 delle determine dirigenziali già emanate e le propedeutiche modifiche regolamentari”.
Una interrogazione che nasce anche dopo il confronto con le associazioni e le famiglie delle persone affette da Sindrome dello spettro autistico (ASD), tesa a tutelare il delicatissimo materiale umano in questione.
“Abbiamo registrato – prosegue Conca – le perplessità e i timori delle strutture interessate, ad erogare questo importante servizio per conto del Servizio Sanitario Nazionale. Da qualche settimana, il Dipartimento della Salute della Regione Puglia sta rilasciando ai Comuni i pareri di compatibilità per le autorizzazioni alle realizzazioni. La procedura avrebbe dovuto garantire una distribuzione territoriale rispondente al reale fabbisogno della cittadinanza, la qualità dei servizi erogati e, ovviamente la massima trasparenza, purtroppo però ritengo che già in questa prima fase di accreditamento non sia andata proprio così e questo non è più tollerabile Mi auguro che, prima che si consumi un danno a carico della particolare e delicata utenza che si rivolgerà a tali servizi, il presidente Emiliano e tutto l’apparato burocratico-amministrativo regionale ci diano ascolto e mostrino ai cittadini pugliesi che anche in questa regione si punta alla trasparenza amministrativa, alla qualità del servizio erogato e, quindi – conclude – alla salvaguardia della salute delle persone”.