Mattinata, ironie e allusioni sul web. Vignette prendono di mira giunta Prencipe e prefetto Di Bari

Si scatenano le ilarità social dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni criminali. Ce n’è per tutti i gusti e nessuno viene risparmiato dagli sfottò

Non mancano sfottò, ironie e ilarità a Mattinata dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni criminali nell’ente. In attesa di conoscere la relazione, il web pullula di vignette e fotomontaggi. Protagonisti il sindaco uscente, Michele Prencipe ma anche l’ex vice prefetto di Foggia, Michele Di Bari, primo cittadino del centro garganico negli anni ’90. Nelle vignette anche il cancelliere Francesco Bisceglia e un altro ex sindaco, Angelo Iannotta, alla guida di Palazzo di Città fino al 2010.

E poi ancora, gli assessori uscenti Michele Piemontese (Turismo), Pasquale Arena (Urbanistica) e Michelina Armillotta (Socialità). Infine, i consiglieri comunali Giuseppe Prencipe e Lino Armiento. Insomma, c’è buona parte della storia politica di Mattinata degli ultimi 30 anni.

Da un lato il gruppo dell’ex vice prefetto Michele Di Bari, amico d’infanzia del cancelliere Bisceglia, già presidente del Nucleo Valutazione del Comune e dell’ex sindaco, Iannotta. I tre sono legati fin dai tempi dell’Azione Cattolica.

Dall’altro lato l’ultima giunta, bersagliata come non mai dagli sfottò. C’è persino la signora intercettata da Rainews (zia dell’ex sindaco Lucio Roberto Prencipe, ndr) che parla di mafia a Mattinata come di “un’invenzione”. Nelle immagini la disperazione dell’assessore Piemontese (“Ma chi c… me lo ha fatto fare”) e del consigliere Armiento (“Che figura di m…”). Stoccata anche alla Armillotta con un emblematico: “Tranquilli, torno in cucina”.

Riferimenti piuttosto diretti, inoltre, al consigliere Giuseppe Prencipe ribattezzato “zio Pino” nelle vignette, per molti il “sindaco ombra” durante l’ultima amministrazione oltre che cugino del primo cittadino uscente. La giunta Prencipe appare come “Il ritratto della tragedia”.

Allusioni piuttosto esplicite, invece, nei confronti di Michele Di Bari, attuale prefetto di Reggio Calabria, fatto passare come l’eminenza grigia dietro lo scioglimento. Una sorta di regista che con la sua longa manus avrebbe influito sulla decisione finale. In una vignetta Bisceglia lo contatta al telefono per chiedergli come fare per levarsi di torno il sindaco Prencipe. Nelle immagini Di Bari e lo stesso Bisceglia “festeggiano” e preparano un “party” con l’amico “Angelone” (Iannotta) per brindare allo scioglimento (“Mo ce ripigliamm’ tutt chell che è o’ nuost’).

Spunta anche una battuta su Minniti, il ministro dell’Interno che ha disposto lo scioglimento e che è originario di Reggio Calabria, città nella quale c’è proprio Michele Di Bari a capo della Prefettura e che per molti avrebbe ancora un peso notevole sul mondo mattinatese.