“Buongiorno”, ha salutato così Papa Francesco i fedeli assiepati a Pietrelcina, con la stessa familiarità del suo “buonasera” di inizio pontificato. Da San Giovanni Rotondo i pellegrini in arrivo sul sagrato hanno cominciato a far proprie le parole del Pontefice.
Tutto il suo discorso nel paese di San Pio, che ha chiamato col suo nome di battesimo, è stato focalizzato sulla tensione del Santo nei confronti di Gesù. “Sono lieto di essere nel paese di Francesco, qui si temprò, imparò a pregare, chiese di essere ammesso tra i frati minori diventando Padre Pio. Cominciò a sperimentare la maternità della Chiesa, con tutti i nostri peccati, lo Spirito di Dio ci ha chiamato a questo.
Qui meditò il mistero di Dio, che lo condusse alle stigmate. Mai rinnegò le sue origini e la sua famiglia. Era tormentato nell’intimo, sentendosi tentato dal Demonio. Esiste o non esiste il Demonio? Sì, ci tormenta e ci inganna, lui aveva paura che il Demonio lo assalisse e lo portasse al peccato”.
Da quei momenti trasse linfa nella fiducia del Signore. “Tutti i brutti fantasmi spariscono nelle braccia del Signore, disse. Qui c’è tutta la teologia, sei triste, ammalato? Abbandonati in Gesù. Così ha fatto lui, amava Gesù, si fidava di lui”.
Il Papa ha avuto parole importanti per questo pezzo di Sud. “La popolazione decresce e invecchia, la migrazione interna dei giovani è un problema. Pregate la Madonna perché i giovani trovino lavoro qui e non siano costretti ad andarsene. I vecchi sono un tesoro non emarginateli. Pregate per me, ne ho bisogno”.
Attorno alle 9 e 30 Bergoglio è arrivato a San Giovanni Rotondo recandosi subito a Casa Sollievo della Sofferenza. Non ha voluto telecamere all’interno dell’ospedale.