
“Nella qualità di Referente della Scuola Polo di Formazione di Foggia -Ambito 13- esprimo, a nome personale e di tutte le Scuole di Foggia, piena solidarietà e vicinanza per la vile aggressione al primo collaboratore del Dirigente scolastico della Scuola Murialdo”. Così si è espressa Gabriella Grilli nel commentare quanto accaduto nell’istituto foggiano.
“È trascorso solo un mese da un episodio analogo occorso ad un docente di una Scuola di Avola ed è evidente, dunque, che siamo di fronte ad un problema che non è solo educativo, ma socio-culturale. Assistiamo, infatti, a numerosi episodi sempre più sconcertanti di aggressione messi in atto da studenti e/o genitori nei confronti degli insegnanti, e ciò è sintomatico dello scadimento della figura docente a causa della decrescente considerazione sociale del docente stesso da parte dei suddetti soggetti.
Le scuole di Foggia, unite, denunciano il degrado della considerazione sociale non solo degli insegnanti, ma dell’istituzione scolastica in generale. Di fatto, nella società attuale la figura del docente e la stessa Scuola sono percepiti come poco autorevoli e non come espressione diretta di un sistema formativo che rappresenta lo Stato. Questa scarsa percezione consente a taluni genitori, che hanno già di per sé una certa familiarità con un’interazione sociale verso l’aggressività, di esternarla con estrema facilità verso un insegnante per il sol fatto che questi, per fini educativi, muova dei rimproveri verso uno studente.
Tali episodi, giova ricordarlo, vengono perpetrati in danno di soggetti che, per il ruolo, rivestono anche la funzione di pubblici ufficiali e ciò rende ancor più grave l’offesa, sia sotto il profilo sociale che giuridico. Un’ultima considerazione: il genitore che esercita un comportamento aggressivo verso qualunque persona dell’Istituzione scolastica, attira lo sguardo di un figlio che ha capito che l’aggressività è la forma vincente di interazione sociale. E questo sarà inevitabilmente un boomerang che travolgerà di lì a poco lo stesso genitore e la società tutta”, conclude Gabriella Grilli.