“L’Udc consegnerà due eletti, lo scudo crociato è fortissimo”. L’obiettivo è chiaro: eleggere all’uninominale San Severo Angelo Cera, per far scattare la seconda in lista Gabriella Carlucci, che essendo capolista in Italia in ben 5 collegi sarà eletta altrove, aprendo le porte alla Camera dei Deputati al terzo in lista, l’imprenditore Paolo Dell’Erba di Apricena.
“Carichiamoci di entusiasmo”, ha detto Cera ai suoi nella nuova sede di Noi con l’Italia in Corso Cairoli a Foggia. Via le polemiche sulla politica dei due forni. Assente al tavolo infatti Napi Cera consigliere regionale della maggioranza Emiliano. L’eletto è arrivato solo alla fine, a conferenza ultimata.
“Noi ci muoviamo dal centro, in un momento storico abbiamo scelto di stare sul programma di Emiliano, ma oggi le difficoltà nel governo di Emiliano vengono dalla sinistra, noi siamo accanto ai pugliesi”. La lista centrista sta già macinando tanti chilometri. “Dobbiamo sollevarci nell’umore. Il prodotto democristiano comincia ad interessare tutti”.
Cera e Gabriella Carlucci insieme a Maura Di Salvia e Paolo Dell’Erba puntano al 12-14 per cento. È presumibile che i delusi della quarta gamba possano boicottare Noi con l’Italia?
La risposta di Cera a l‘Immediato è un appello al centro.”Il famoso 50 per cento accordo fondativo tra Cesa e Fitto dall’altra parte è stato abbondantemente sforato. Su 6 collegi ne abbiamo portato a casa due, più di questo non potevamo fare. Lucio Tarquinio, meritava meritava meritava (efficace reiterazione ndr) tanta considerazione come Giannicola De Leonardis, ma il progetto non finisce con la elezione, ma guarda alla città di Foggia, quello messo in campo dai centristi è un progetto lungo”.
“Quello che saremo oggi consegneremo sul tavolo delle trattative – hanno spiegato -. Noi siamo qui, non c’entriamo nulla se non hanno fatto contare le loro rivendicazioni. Li chiamiamo ad un senso di responsabilità. Domani ci saranno le elezioni comunali, questa area sarà la prima area di Foggia. Devono capire che comprendiamo la loro insoddisfazione. Insieme dobbiamo vivere questa battaglia e insieme significa scrivere domani una pagina nuova”. Cera arriva anche ad offrire gli organismi dirigenti a Mimmo Verile e Giannicola De Leonardis per cui era presente Biagio Di Muzio.
“Consegno a chi sta fuori la responsabilità del nuovo soggetto politico per far sì che insieme troviamo la giusta dignità”, ha rimarcato. 260mila voti in Puglia con 6 collegi residuali consegnati per Noi con l’Italia. 36mila voti per FdI, che ha avuto 3 collegi. Sta tutta qui la disparità secondo Cera. “Saremo determinanti a far superare la soglia del 40 per cento al centrodestra. Lucio, De Leonardis, Di Giuseppe non devono prendersela con me, ma con questa legge infame che noi non abbiamo votato. Noi siamo i no Triv, concludo dicendovi che mi dispiace: avremmo voluto dare qualcosa in più, ma c’erano rimaste solo le mutande”.
Dal suo canto Carlucci ha evidenziato la sua opinione sui sondaggi e sulle simulazioni, che misurano solo il voto d’opinione e non il radicamento territoriale. Ad esempio porta il caso delle regionali siciliane. “Noi siamo molto sottostimati, ma nei sondaggi non nella realtà, dove invece troviamo consenso, ci viene riconosciuta la volontà di rimanere con i piedi per terra. Il nostro programma è condivisibile”.
Cose concrete come l’incoming sono i piani di Carlucci, che punta ad attrarre in Italia “i 400 milioni di turisti cinesi trascinati dai tedeschi in Italia”.
Molto motivato anche Paolo Dell’Erba. “Chi ha seguito le mie vicende sa che premevo per una delle due figure escluse, per De Leonardis, in modo che liberasse un posto per me in Regione. Della mia candidatura devo ringraziare l’onorevole Cera, che mi ha chiesto di portare il certificato. Sono abituato ad accettare le sfide nella mia attività imprenditoriale, fare impresa non è semplice, lo dico con orgoglio. In 25 anni non ho mai licenziato i miei dipendenti, piuttosto ho usato gli ammortizzatori a singhiozzo. La mia attività di assessore ai Lavori Pubblici ad Apricena parla per me. Il mio impegno è usare la mia testardaggine per portare avanti le istanze del mio territorio con praticità. Il nostro è il programma più pragmatico”.