Vivere di politica solo per un massimo di 10 anni, per un servizio civile. È questa la missione dei candidati al Parlamento del M5S che questa mattina si sono presentati al quartier generale di Via Arpi a Foggia nella ex Singer. Giorgio Lovecchio terzo nel listino camerale, Gisella Naturale seconda al Senato e i quattro dei collegi uninominali, Marco Pellegrini, Rosa Menga, Antonio Tasso e Carla Giuliano. Con loro la portavoce regionale Rosa Barone. Assente invece la sannicandrese Marialuisa Faro, seconda in lista alla Camera.
I sondaggi sono favorevoli per i pentastellati, a Foggia c’è grande entusiasmo, ma si sa le campagne elettorali si vincono e si perdono nell’ultima settimana utile prima del voto.
“Noi siamo veramente il nuovo, la differenza tra noi e i partiti è tutta qui, loro propongono programmi usurati e riciclati”.
Antonio Tasso, candidato nel Manfredonia-Cerignola, ha illustrato la sua grande esperienza nel settore del tennis tavolo che rappresenta in Regione Puglia. Tante le sue “vite”. “Ho un passato giornalistico, ho un passato da disk jockey, ho organizzato 30 eventi con quello del 2016 tennis tavolo a livello nazionale”.
Carla Giuliano candidata all’uninominale a San Severo contro Rosario Cusmai e Angelo Cera, porterà nel Movimento il suo impegno di giuslavorista al fianco dei singoli lavoratori.
“Proprio ascoltando i lavoratori, ho capito che occorre abbracciare un progetto di cambiamento”. Spigliata e preparata la candidata foggiana Menga, tornata a Foggia per scelta dopo l’università a Roma, e con una prossima specializzazione in tasca come ecografista.
Giorgio Lovecchio è un attivista di lungo corso, dal 2012. Gli “scarsi risultati della classe dirigente che ci ha rappresentato” lo hanno indotto a credere nel M5S.
Fiera Gisella Naturale. “Sono stata la prima donna la più votata sono attivista da un po’ di anni. Sono stata presente sempre a Torremaggiore, ma il mio paese non era informato, vigono logiche ancora diverse: il Movimento è l’ unica garanzia di cambiamento per la nostra Italia. Il programma è l’unico vero, credibile. Tutto è lasciato in abbandono, non ci sono regole a Torremaggiore e nelle nostre città. Dovremo contattare tutti i delusi dalla politica, perché il M5S è garanzia di fiducia. I candidati non sono calati dall’alto, siamo cittadini che vogliono portare la voce del territorio. Col passa parola, dovremo motivare tutti quanti a votare”.
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Ci crede Marco Pellegrini, che sulla carta potrebbe vincere, anche grazie alla sua battaglia legalitaria con Appelliamoci. Ma non intende sottovalutare gli avversari.
Col il Movimento così in poppa nei sondaggi e nel “sentiment” collettivo del Sud è meglio far conoscere i candidati o sfruttare solo il vento nazionale coi leader? È questo un po’ il dilemma grillino. Ma i candidati territoriali si faranno conoscere a tambur battente, assicura Barone.
Insieme con gli amati leader. L’8 febbraio sarà il giorno di Luigi Di Maio a Foggia, forse all’Amgas. A metà febbraio Alessandro Di Battista toccherà invece Cerignola. “Siamo molto soddisfatti della presenza dei leader, ma noi faremo tutte le tappe che riguarderanno tutta la provincia. Già domenica andremo a Vieste per dar forza alla consigliera Bevilacqua, che ha subito il suo quarto furto in appartamento, collegato probabilmente alla sua attività amministrativa. Sarà un mese molto ricco di eventi, ci vedrete un po’ ovunque. Gireremo tutti i paesi”. Non temono le influenze “amministrative” di Michele Emiliano o Franco Landella. “Siamo dentro la Storia. Tutti i nostri avversari li rispettiamo, ma noi abbiamo candidati legati al territorio. Siamo radicati. E questo fa la differenza”, la loro conclusione unanime.