
Come è noto, la Regione Puglia ha deciso di accentrare tutte le gare d’appalto che riguardano il SSR presso un’unica stazione appaltante e, nel nostro caso, è la ASL di Bari a gestire quella delle cucine ospedaliere.
La ASL BA ha dato mandato ad InnovaPuglia (società partecipata della Regione Puglia) di redigere il bando di gara delle cucine (e quindi dei pasti ospedalieri). La stessa InnovaPuglia, nei documenti preliminari che ha inviato alle aziende che potenzialmente potrebbero partecipare alla gara, ci ha fatto capire il massacro che si sta preparando, per il servizio di ristorazione ospedaliera, per i dipendenti che oggi operano nelle cucine e le ripercussioni che, senz’altro, ci saranno per i Cittadini che avranno bisogno delle cure (e non solo) del P.O. di San Severo.
Infatti in questo preliminare è prevista una piena libertà di scelta, da parte del vincitore dell’appalto, riguardante sia i centri di cottura che le modalità di cottura (si pensa ad un centro unico di cottura provinciale – Foggia- e la modalità di cottura più conveniente per l’impresa che sarebbe il “il cuoci e congela”).
Nonostante la cucina del P.O. di San Severo sia ad oggi operativa, nell’elenco delle cucine disponibili non viene compresa e quindi questo è il primo indizio che ci porta a pensare che il P.O. di San Severo perderà la sua cucina.
Quello che ci ha convinto definitivamente della chiusura della cucina di San Severo è la delibera n°1 del 2 Gennaio 2018 “P.O.R. FESR 2014-2020 – Asse IX – Azione 9.12 – Interventi di riorganizzazione e potenziamento dei servizi territoriali socio-sanitari e sanitari territoriali a titolarità pubblica. Intervento n. 1 – Lavori di costruzione di una struttura polifunzionale nel Comune di San Severo. Affidamento di servizi di ingegneria ed architettura. Autorizzazione a contrarre “ che, in sintesi, prevede lo smantellamento e l’abbattimento della struttura dove oggi insiste la cucina ospedaliera. Al di là dell’evidente spostamento di interessi (ormai da tempo) del SSR dalla tutela della salute alla tutela degli interessi dei costruttori, è preoccupante che di queste scelte siano tenute all’oscuro non solo i cittadini ma, soprattutto, le amministrazioni locali (e se ne sono al corrente sono conniventi con il massacro che si sta facendo della nostra salute) che devono essere l’interfaccia degli interessi dei Cittadini stessi e le altre Istituzioni.
Per questo motivo la USB ha deciso, insieme ai Lavoratori della cucina del P.O. di San Severo una due giorni di mobilitazione con presidio davanti alle due entrate dell’ospedale “T.M.Mascia” dalle ore 10 alle 14 dei giorni 30 e 31 Gennaio 2013. Non possiamo accettare che questo diventi il primo passo per l’applicazione originaria del Piano di Riordino Ospedaliero quando lo stesso prevedeva la quasi scomparsa del nostro Ospedale.
Santo Mangia, coordinatore Usb Foggia