di ROBERTA MISCIOSCIA
Generazione 2.0: se oggi giorno parliamo e raccontiamo l’evoluzione del mondo dei giovani lo facciamo così. Il fenomeno, compreso fra i 18 e i 30 anni, determina più di altri, i trend di consumo e le nuove modalità di fruizione di prodotti e servizi. E’, in sintesi, un indicatore importante, che guida le tendenze del mercato anticipando bisogni ed esigenze finora inesistenti o latenti. Ma cosa fanno i giovani? Come trascorrono il loro tempo libero? Quali sono le loro abitudini? Quali aspirazioni hanno per il loro futuro?
Una risposta agli interrogativi l’ha trovata FareAmbiente, per tramite di un lavoro coordinato dal direttore scientifico Roberto Parisi che, tra dicembre 2017 e gennaio 2018, ha intervistato 500 studenti delle scuole superiori pugliesi. I risultati? Uno sfegatato interesse per la tecnologia e, in particolare per il web. Sorprende il dato formativo e/o lavorativo con una particolare attenzione verso la professione del medico e del trasferimento negli Stati Uniti ( che mantiene il primato) e l’Australia. L’indagine, riportata in un dossier carteceo, prende il nome di “Giovani, sorvegliati speciali – Sono determinati, intraprendenti e non hanno paura delle sfide” edito da ‘Il Castello edizioni’.
“L’analisi non è solo di natura statistica ma soprattutto sociologica – ha spiegato il direttore scientifico del Centro Studi Nazionale -, cercando di fare delle considerazioni che facciano emergere gli aspetti che, i numeri a volte, non riescono ad evidenziare. A riguardo, anche se apparentemente slegati, i quesiti posti si intrecciano per definire un quadro generale e capire perché scaturiscono determinati comportamenti nei giovani. La fascia d’età sottoposta alle domande parte dei 14 anni fino ai 18 anni – ha illustrato Roberto Parisi -, circoscrivendo un tempo molto ristretto per consentire di non subire le mutazioni caratteriali e comportamentali dei ragazzi che, anche solo nel corso di pochi mesi, assumono decisioni evolutive che possono far cambiare il loro pensiero. E’ emerso che i ragazzi hanno le idee ben chiare su molti fronti”. “Poniamo l’attenzione già a partire dalla prima infanzia – ha detto la coordinatrice provinciale Fare Ambiente, Soccorsa Chiarappa -. Il nostro operato all’interno delle scuole avviene attraverso alcune iniziative come la Festa dell’Albero”.
Alimentazione, tempo libero, sport, internet, lavoro: questi gli ambiti dell’indagine. Ma partiamo dal cibo. I ragazzi intervistati dichiarano per il 71% di mangiare verdura cruda, l’81% verdura cotta e per il 91% la frutta. In quest’ultimo caso si arriva ad un consumo quotidiano che supera anche il 70%. Quali abitudini hanno gli studenti nell’intervallo? Cosa portano da casa o comprano da consumare a scuola? Il 74% dichiara di fare merenda a scuola. Ma cosa mangiano? Il 61% il panino con salumi e/o formaggi, il 14% una merendina, il 13% frutta, il 5% cornetti o prodotti da forno, il 4% taralli o crackers. Salute: il consumo di sigarette. Nella media generale (14-18 anni) il 61% dichiara di non aver mai fumato contro il 39% che invece ha detto di aver fumato almeno 1 volta, e di quelli che fumano il 60% (in realtà sono pochi quelli che hanno risposto al quesito) sostiene di fumare da 5 a 10 sigarette al giorno. Per quanto riguarda i ragazzi iscritti al primo anno di scuola superiore il 27% ha già fumato almeno una volta mentre all’ultimo anno si inverte il risultato con il 67% che fuma. Sport: i ragazzi hanno risposto sostanzialmente in modo positivo. Il 48% in modo totalmente affermativo a cui aggiungiamo un 7% di chi fa sport ogni giorno ed il 21% ogni tanto, facendo salire un dato complessivo del 76% dei giovani che praticano anche saltuariamente sport. L’11% dice invece che vorrebbe ma non può, mentre il 13% ha dichiarato di non fare sport. Al primo posto nella nostra indagine il nuoto (22%), poi ginnastica (21%), pallavolo, pesi e calcio. Tempo libero: si registra un allontanamento dalla televisione, solo il 19%, mentre premiano l’uso del telefonino (60%). Seguono palestra, cinema e concerti. Il 13% legge giornali o libri e l’8% ascolta la radio. Solo l’1% non usa internet. Il 35% utilizza WhatsApp, il 26% Facebook o altri social, il 14% per vedere film o video su Yuoutube, solo il 10% per telefonare. Ben l’84% propende per l’acquisto online.
Prospettive future: Il 42% vorrebbe fare il medico, l’11% l’ingegnere. A seguire insegnante, giornalista, modella, calciatore, attore, militare o poliziotto. Lavorerebbero lontano dall’Italia? E in quale Paese all’estero? L’80% è pronto a lasciare l’Italia. Parlando di emigrazione, al primo posto gli Stati Uniti con il 39% (New York la città più desiderata), poi l’Inghilterra con il 29% e la Germania con l’8%. Poi Francia, Australia (5%) e poco la Spagna. Attenzione particolare anche per gli animali. Il 31% dichiara di avere un animale domestico, il 28% vorrebbe averlo e solo il 39% risponde negativamente. Al primo posto il cane (66%), poi il gatto (22%), gli uccelli (5%) e a seguire i pesci, la tartaruga e i criceti.
Aiuto verso gli altri: “Come ti comporteresti di fronte ad un disabile?”. Il 66% dei nostri intervistati afferma che cercherebbe di capire se il disabile ha bisogno di aiuto, un grado di attenzione che mostra un particolare interesse dei ragazzi verso le persone in difficoltà, sovvertendo un sempre più ricorrente pensiero che collega la figura dei giovani a quella dei cosiddetti bulli. Ancora più interessante la risposta del 24% degli intervistati che agirebbe senza pensare rendendosi utile per tutto il tempo condiviso con il disabile. Il 10% assumerebbe un atteggiamento naturale facendo finta di nulla per non farlo sentire in difficoltà.
La ricerca è stata realizzata grazie al sostegno del Rotary Club Foggia e Innamorati di Foggia.