Sgominato deposito della droga a Foggia, retata della squadra mobile in via Candelaro

Sgominato deposito della droga a Foggia. Blitz della squadra mobile ieri sera attorno alle 19 in un pianoterra di via Candelaro. Gli agenti hanno messo fine ai traffici di Massimiliano Lioce, classe 1972, già noto alle forze dell’ordine in virtù dei numerosi precedenti. Dagli stupefacenti ai reati contro il patrimonio fino alle estorsioni. Una lunga carriera durante la quale l’uomo è finito spesso al centro di importanti operazioni di polizia. Ad esempio “Pleiadi” e “Gitano” tra il 2003 e il 2004 sempre contro i traffici di droga, in particolare tra Foggia e Cerignola. All’epoca l’uomo fu pizzicato assieme ad altri elementi di spicco della criminalità locale come Nicola Cupo e Santuccio De Rosa.

Massimiliano Lioce

Le indagini traggono origine da una notizia, opportunamente approfondita, che segnalava Lioce come un soggetto che deteneva in una abitazione un ingente quantitativo di sostanza stupefacente pronta per essere immessa sul mercato illegale. Le indagini condotte dalla mobile hanno permesso di notare l’uomo entrare in un’abitazione di via Candelaro già da qualche tempo sotto osservazione.

A quel punto gli agenti sono intervenuti entrando all’interno dell’abitazione individuata risultata in  uso a Lioce, rinvenendo 5 buste trasparenti termosaldate contenenti marijuana per un peso complessivo di 5 chili, 4 buste contenenti altra marijuana, di cui una parte macinata, per un peso complessivo di 2,2 chili, uno scatolo di cartone con 51 panetti di hashish del peso complessivo di 5 chili, un borsello contenente 500 grammi di cocaina e sostanza da taglio del tipo manitolo. Inoltre è stato rinvenuto tutto l’occorrente per il confezionamento della sostanza insieme ad una bilancia di precisione.

La droga, se immessa sul mercato illegale, avrebbe fruttato oltre 70.000 euro. Lioce, pertanto, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, nel carcere di Foggia. Dalle indagini è emerso che il pianoterra era stato affittato al 46enne ma rimasto disabitato e non arredato. Inoltre, non era meta degli acquirenti ma utilizzato esclusivamente come deposito. Inquirenti lavorano per risalire ai riferimenti criminali di Lioce.

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