Mentre il Pd a Bologna ha deciso di candidare Pier Ferdinando Casini, regalando all’ex presidente della Camera un seggio che ritiene sicuro, a Foggia questa mattina in Provincia si sono presentati i Centristi per l’Europa, uno dei petali della peonia della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin. Insieme, ai vertici nazionali e regionali, Gennaro Santamaria e Antonio Scalera, e ai riferimenti locali Raffaele Vigilante, Massimiliano Di Fonso e Pasquale Murgante, anche Pippo Liscio, primo dei non eletti nella civica del presidente Emiliano e coordinatore della campagna elettorale del cartello centrista e Donato Tenace dei gruppi di preghiera cattolici.
“Riempiremo i listini sia alla Camera sia al Senato saremo presenti in tutta Italia”, ha assicurato Antonio Scalera a l’Immediato. Il progetto iniziale un anno fa, come Vigilante ha già osservato, era molto più ampio. Tutto il centro avrebbe dovuto convergere in un unico grande polo, dal forte radicamento territoriale. Poi però molti hanno ritenuto di seguire i venti berlusconiani, aderendo a Noi con l’Italia, che in queste ore come fa sapere l’onorevole Angelo Cera ancora è in trattativa per i suoi ambiti 30 collegi uninominali (Forza Italia e gli alleati ne riconoscerebbero solo 10).
“È un gruppo di persone che non lavora contro qualcuno – ha detto Vigilante, che si è definito tessitore e mediatore di anime centriste – la disgregazione crea la protesta, tra di noi c’è fortissima coerenza. Ci siamo riusciti e abbiamo creato un bellissimo movimento, che il 5 marzo darà sorprese a chi oggi ci sottovaluta”.
Murgante dal suo canto, provenendo da una gloriosa storia socialista, ha scelto Lorenzin per evitare che si “venga governati dagli impantanati nelle macchine amministrative”, ha osservato, riferendosi agli “sfascisti” pentastellati.
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Pippo Liscio da coordinatore della campagna elettorale. “Siamo per i rapporti di coerenza, chi è stato per anni nel governo di centrosinistra ha il merito di aver dato una governabilità per uscire dal guado. Sembra che chi si propone oggi nel centrodestra sia nato ieri, quello che mettono in campo è assolutamente non finanziabile. Abbiamo tutti vissuto un momento di sbandamento in cui non si capiva lo scenario nazionale. Noi siamo rimasti legati ad un’area centrista, siamo coerenti. Sono a disposizione, il mio ruolo è mettere insieme il gruppo e allargare il più possibile il consenso. È una scelta politica che comporta la necessità di strutturare il partito, paese per paese, dando a chi sta nei Comuni la possibilità di lavorare senza calare scelte dall’alto non condivise. Creare una rete sarà il mio compito”.
Liscio con ogni probabilità sarà candidato nel listino alla Camera e drenerà così consensi anche per tutta la coalizione e per i candidati dei collegi uninominali della alleanza piddina. Da Michele Bordo agli altri papabili. Oggi a Palazzo Dogana si è visto anche l’ex dg della Asl Attilio Manfrini. Insomma un dream team sanitario per i Centristi per l’Europa. Ma Liscio, pur con la nuova pettorina petalosa, minimizza: “Stiamo creando contatti, nessuno potrà dividermi dal civismo pugliese”, ha rimarcato abbracciando calorosamente Rosario Cusmai, ancora in bilico tra il collegio camerale e quello senatoriale e privo di bandiera se non quello della rete dei Civici e della Fondazione Vassallo.
“In questo percorso politico ho cercato di dare la nostra identità, la nostra ideologia è il cristianesimo democratico. Mi sono andato a leggere l’enciclica Laudato sii, la politica deve guardare a progetti di lungo termine”, è stato invece il commento di Tenace.
Per Scalera, “Foggia darà un risultato eclatante”, perché “oggi si parla alla pancia, ma noi abbiamo un progetto politico, apparteniamo ad una classe politica diversa. Per noi fare politica è essere al servizio della gente”.
Il leader Gennaro Santamaria si è detto “onorato di portare a battezzo questo movimento” e ha aggiunto: “Non siamo solo un gruppo elettoralistico. C’è necessità di un’area del popolo dei moderati con un piglio di equilibrio”. Il segretario del Ministro Galletti teme le “posizioni eversive” di Lega e M5S. “Nel Pd c’è ancora una classe politica che seleziona la classe dirigente con una partecipazione dal basso. Se il Governo Gentiloni riesce ad avere un consenso alto è perché le persone di buon senso riescono a capire che questa è stata una delle risposte possibile, non la migliore, ma possibile. Con Galletti non abbiamo seguito le mode di maniera, abbiamo cercato di avere equilibrio”.
Il popolarismo di Sturzo è la matrice dei petali della Ministra Lorenzin. “Il destino dell’Italia è legato indissolubilmente all’Europa”, ha concluso. Tra i tanti amici accorsi alla presentazione, anche le donne della Fidapa e l’avvocato Ciccio Sisto, coordinatore della rete No Triv regionale, ex assessore comunale di Emiliano a Bari e neo presidente dell’Asp Maria Cristina di Savoia a Foggia, succeduto a Pino Zichella, oggi all’Arca Bari. “Sono qui per curiosità ci sono un sacco di amici, ma non ho nessun tipo di interesse a candidarmi- ha detto alla nostra testata web- sto lavorando a ripristinare la sede dell’Asp, il progetto, se riusciamo a convincere il sindaco di Foggia a recepire la legge d’ambito, è quello di creare un centro diurno per gli orfani”.