Mafia, lotta alla corruzione, legalità. Su questi temi si è incentrato l’incontro tra il procuratore della Repubblica, Ludovico Vaccaro (in città da circa un mese) e gli studenti del Liceo Marconi di Foggia, questi ultimi trascinati dalla vivacità della dirigente, Piera Fattibene. Occasione l’iniziativa dei “Cittadini 100 e lode”, durante la quale sono stati premiati i migliori studenti dello scorso anno scolastico. Riconoscimenti anche ai vincitori della Coppa Gauss e del concorso Gioiamathesis. I ragazzi del Marconi si sono classificati primi, infatti, nella gara provinciale di Matematica a squadre. Nelle gare delle Olimpiadi dei Giochi Logici Linguistici Matematici, lo scorso mese di maggio, 12 studenti del liceo foggiano si classificarono nei primi cinque posti; nella sezione “Inventa e Progetta”, la III G e della III A di Accadia, furono premiate per un racconto storico matematico. (“Notte prima di Talete” e “Un codice per la salvezza”).
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Come dal programma nazionale di valorizzazione delle eccellenze, che rientra nell’azione di promozione della cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico, il MIUR hanno dunque premiato gli studenti che hanno conseguito la votazione di 100 e lode nell’esame di Stato conclusivo del corso di istruzione secondaria superiore, attribuendo finanziamenti alle scuole.
Emozionato Vaccaro, nella scuola dove studia anche il figlio. Il procuratore è tornato nella sua città da poco più di un mese ma ha già avviato un programma che prevede il coinvolgimento delle scuole. “Parlo molto volentieri a ragazzi e famiglie. Al momento non voglio intervenire in tv (infatti ha evitato le telecamere al suo arrivo al Marconi, ndr) o durante le conferenze stampa. Non mi piace apparire nei momenti critici, né sono un politico che ha dei programmi da illustrare. Io devo lavorare, quando avremo dei risultati parleremo alla gente. Non per dire quanto siamo stati bravi ma per spiegare quello che facciamo”.
Così come ha fatto anche stasera, raccontando a studenti e genitori il suo lavoro e il suo impegno quotidiano nella lotta al malaffare. “Più stavo lontano da Foggia e più il mio legame cresceva. Non ne posso più di sentir parlare di questa città come di una Cenerentola, sempre agli ultimi posti delle classifiche. Insieme possiamo e dobbiamo reagire”.