Sulla indiscrezione della candidatura nel listino senatoriale del Pd del Magnifico Rettore dell’Unifg Maurizio Ricci, l’Immediato ha cercato di vederci più chiaro sentendo subito l’europarlamentare Elena Gentile, che, non è un mistero, dopo la mancata elezione del 2013, ambisce a quel posto al plurinominale al Senato, per avvicinarsi alla sua Cerignola e terminare la sua carriera a Palazzo Madama, il sogno di una vita.
Sulla plausibilità di una candidatura di Ricci, ecco cosa ha detto: “Mah, se si va al mercato del venerdì, quanti candidati si trovano – scherza la politica mascaniana -. Nulla contro la persona, per carità, ma al momento non c’è ancora niente all’orizzonte su questo tema”. L’europarlamentare ha appreso con stizza alcune dichiarazioni di Michele Emiliano oggi agli Ospedali Riuniti sulle clientele politiche in Sanità. “Non è che adesso perché c’è lui, sono tutte anime sante, basta andare in giro e vedere chi lavora nelle casse ticket. È venuto a dire che bisogna realizzare il monoblocco. Quei 10 milioni li ho lasciati io nell’ultima delibera, il 27 giugno 2014, c’è il finanziamento per il monoblocco e per il poliambulatorio di Viale Grecia. In quella delibera c’era anche l’avvio della procedura per gli ospedali nuovi di Taranto e Monopoli-Fasano. A dicembre 2017, quello di Taranto è ancora in alto mare e sull’altro forse hanno ottenuto dei primi pareri. I tempi sono oggettivamente lunghi, c’è un iter lunghissimo, bisogna fare un bando comunitario. Cosa è venuto a dire oggi a Foggia? Su cosa fa campagna elettorale? Anche le stabilizzazioni che annuncia le fa il Governo non la Regione. Emiliano pensi a governare, perché non ha più i numeri, non riesce a fare più un consiglio e se usciranno anche i due di Mdp voglio vedere. Parla di clientele proprio lui con quello che sta facendo al Parco”.
Tornando alle Politiche, la pediatra di Cerignola non crede probabile che l’assessore regionale Raffaele Piemontese possa “imporre” un suo candidato, anche se in ballo può esservi lo scambio per il dg dei Riuniti. “Uno che appartiene ad un’area di minoranza del 10% a livello nazionale, non può imporre i suoi candidati in posizioni sicure tutti in Puglia. Nell’area Emiliano poi ci sono anche Boccia, Ginefra, Mongiello, Grassi, non è che può avere tutti i candidati vincenti in Puglia, quel 10 per cento lo deve spalmare in altri territori. Emiliano ha riferimenti anche in Basilicata, Molise, Sicilia, Abruzzo, non è una partita che può vincere solo in Puglia. Con tutto il rispetto per Ricci, non mi pare che viva nelle stanze di partito, inoltre con l’esperienza siciliana, andrei cauta a candidare rettori, non so quante candidature così siano spendibili dal punto di vista elettorale, il rettore è noto in ambito accademico, ma non tra i braccianti e i commercianti. Per grande parte dell’elettorato, è un anonimo. Si può star sicuri al 100 per cento che la nave deve ancora salpare, se non si chiude la finanziaria, se non si chiudono le alleanze e le liste della coalizione, sono tutti nomi buttati là, Bordo, Mongiello e pure il mio. In più al plurinominale, al Senato si corre a Foggia, Bat e Bari, se non conosci le persone è difficile che ti vengono a votare”.