Banda ultra larga e villaggi vacanze, tesoretto da 25 milioni per i Monti Dauni

18 linee di intervento, di cui 7 rivolte ai privati, 4 agli Enti pubblici e 7 dirette gestite dal gruppo di azione locale. Ieri a Lucera presso la Biblioteca Comunale ‘R. Bonghi’ è stato presentato il Piano di Azione Locale del GAL Meridaunia, finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2014-2020.

Il Psr per il Gal si divide tra i temi del turismo sostenibile e dei sistemi produttivi. Si va dalla qualificazione e diversificazione funzionale delle struttute con la creazione di spazi di piccola ricettività per incrementare i posti letto nei Monti Dauni agli investimenti nello sviluppo di attività extra agricole come l’artigianato tipico e i servizi al turismo e alla persona fino alla incentivazione di centri multifunzionali per favorire l’assistenza sociale. Per un totale di 25 milioni di euro.

Le 7 attività a gestione diretta del Gal verteranno sull’incoming per prodotti culturali e turistici con un budget di 470mila euro, sul destination marketing con la realizzazione di eventi business e road show per un valore di 620mila euro, sulla messa in rete di un museo virtuale dei Monti Dauni con un budget di spesa di ben 800mila euro. E ancora la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale con eventi di intrattenimento per 410mila euro, il recupero dell’infrastruttura il Centro del Gusto dei Monti Dauni a Troia già riqualificata ma ancora da “riempire”, a cui sono stati assegnati altri 400mila euro, interventi di internazionalizzazione per 100mila euro e attività di incrocio fra domanda e offerta volte a potenziare gli accordi commerciali per 600mila euro.

Le politiche

Il presidente Alberto Casoria è consapevole della grande opportunità che la Regione gli ha conferito, confermandolo alla guida del Gal più virtuoso di Puglia. “Dobbiamo alzare l’asticella, per entrare in competizione con altri territori, dobbiamo valorizzare tutto quello che è valore per noi e che nel tempo si è tramutato in disvalore: la nostra storia contadina, i nostri prodotti, la capacità di accoglienza, il sociale, gli ultimi da accudire. Nei prossimi anni vivremo questa scommessa e insieme a tutti sono convinto che la vinceremo”, ha evidenziato.

In questi anni di governo Emiliano in Regione, l’assessorato all’Agricoltura di Leo Di Gioia, giunto a Lucera con molto ritardo, ha modificato la compagine societaria dei Gal, affinché vi fosse più democraticità e i gruppi non fossero dei meri “centri di costo”.

“Ci siamo inventati l’indice di Gini per i Gal, facendo in modo che tutti fossero uguali, pari a zero, a garanzia di una corretta gestione. C’erano dei Gal personali, con pochi uomini al comando, noi li abbiamo cambiati in vere agenzie di sviluppo locale per il territorio. E una agenzia nello spendere i soldi deve fare di più che emanare bandi, deve formare le risorse umane e reclutare talenti, creando ulteriori progetti ed iniziative”, è stato il commento di Gianluca Nardone, direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, che ha citato l’esperienza positiva del Galles.

“Siete tra gli organismi intermedi più finanziati d’Italia, avete una fortuna, non dilapidatela”, è stato il suo monito, sottolineando la necessità di “recuperare” una vecchia iniziativa della Regione Puglia, i “Pugliesi nel Mondo”, che era stata un “veicolo dei rapporti tra le comunità delle aree interne con relazioni umane e di business”.

Non solo un centro di costo

A l’Immediato il dirigente, che in sala ha più volte ironicamente suggerito al pubblico che potrebbe non essere più alla guida dell’area tecnica regionale nei prossimi mesi ( non si sa se per equilibri partitici post elezioni politiche o per una sua personale stanchezza e desiderio di ritornare all’Unifg interrompendo così l’aspettativa dall’insegnamento ndr), ha evidenziato cosa andrebbe prodotto in questa programmazione.

“Chi ha scritto il Piano di Azione Locale non ha lavorato, è stato votato anche da me come uno dei migliori, sen non il migliore in assoluto. L’analisi dei problemi del territorio è stata identificata, questo tra tutti i territori pugliesi è il più debole e lo dimostra uno spopolamento incredibile, negli ultimi 60 anni i Monti Dauni sono passati da 150mila abitanti a 50mila abitanti, di cui il 30% sopra i 65 anni. È un territorio che sta affrontando un declino molto rilevante e ciò nonostante ha delle bellezze, dai borghi rurali ai paesaggi, che sono uniche. Chi ha scritto questo Piano ha individuato delle misure che dovranno essere realizzate. Il valore dei Gal è che lo faranno con risorse di questo territorio, con i figli di questa terra, reclutate con procedure di evidenza pubblica e facendo in modo che ci sia una prospettiva per i saperi dei Monti Dauni, invitandoli a non andare via e a restare qui o a tornare qui se sono già andati via”. A suo avviso non c’è stato un eccesso di micro interventi di soft economy: “Anche gli eventi spot se davvero promozionali possono essere elementi di comunità. Immagino che questi paesi vivano soprattutto nei momenti di festa, è allora che i paesi si ripopolano e gli emigrati tornano. È giusto festeggiare, la vita è fatta pure di questo”, ha ribattuto. Per uno come Nardone, impegnato col DA.Re. con il trasferimento tecnologico alle imprese i Gal non possono che “essere recettori di ciò che sta avvenendo all’esterno”. E ha concluso: “Quando parliamo di una popolazione che per la metà è anziana, parliamo di una situazione abbastanza delicata, priva di innovazione. Investire sulle risorse umane locali significa creare delle antenne per intercettare”.

Democraticità

A tal proposito arriverà sui Monti Dauni la banda ultra larga, mentre la Camera di Commercio, rappresentata da Giuseppe Longo avvierà presto il bando Ultranet con una dotazione finanziaria di 207mila euro per attuare iniziative di digitalizzazione per l’impresa.

In sala con “l’animatore instancabile” Alberto Casoria e le varie intelligenze che lavorano per il Gal come Antonella Caggese, Adriana Natale e Laura Mariano, moltissimi sindaci e operatori culturali e turistici del territorio. Per il sindaco di Bovino Michele Dedda il progetto più importante è quello delle Aree interne, che punterò a rimettere in sicurezza le strade e le scuole, con nuovi approvvigionamenti per gli istituti scolastici e la possibilità di formare le classi anche se ci sono meno alunni rispetto a quelli previsti pari a 25 studenti. Matteo Cuttano, direttore di Confcooperative e anima del Consorzio per il Nero di Troia, ha rimarcato che i fondi del Gal saranno una spinta anche per le dinamiche consortili dei diversi viticoltori.

Presente anche Ercole Santarella del ristorante L’Orecchietta di Candela, di recente omaggiato da Gianni Morandi, con tanto di citazione degli amici, Roby Facchinetti e Umberto Tozzi, che avevano suggerito la sosta gastronomica all’artista impegnato al GrandApulia.  Lo chef e ristoratore alla nostra testata web ha annunciato come intende partecipare ai bandi. “Ho già 9 camere e altre 7 che potrei riaprire, ma la mia idea è quella di creare un villaggio vacanze, un albergo diffuso in collina con costruzioni ecosostenibili”. L’imprenditore ha 15 ettari di olive e vorrebbe salvaguardare le cultival originarie del luogo. Intanto quest’anno tornerà a partecipare a Biol con un olio candelese di grande qualità. Candela, diventato il paese del Natale, non ha la possibilità di ospitare gruppi per il weekend, nonostante il flusso incredibile di turisti. Il posto attrezzato più vicino resta il Palace di Lucera. “Sono i gruppi turistici che fanno muovere un territorio”, spiega Santarella, che col suo ristorante fa il tutto esaurito quasi tutti i giorni.