I fatti non sussistono. Si è chiusa la telenovela sui lavori al Teatro Giordano. Il GUP Carmen Corvino, all’udienza di oggi, ha prosciolto, dalle accuse di truffa aggravata e frode in pubbliche forniture, perché i fatti non sussistono, Gianluigi Raspatelli (legale rappresentante della Ra.Co.) – avvocato Michele Vaira, Salvatore Raspatelli (procuratore generale Ra.Co.) – avvocato Rolando Sepe, Giuseppe Casolaro – avvocato Paolo D’Ambrosio, Francesco Paolo Lepore e Gaetano Centra, per questi ultimi due avvocato Gianluca Ursitti.
Secondo l’accusa costruttori, collaudatori e direttore dei lavori avevano attestato falsamente opere non eseguite o fatte in modo difforme.
La perizia dell’ingegnere Francesco Paolo Padalino (che ha prodotto una consulenza di ben 339 pagine, ndr), però, ha avvalorato la tesi della difesa, secondo cui la realtà dei fatti è l’esatto contrario dell’ipotesi della Procura: la ditta ha svolto lavori per un valore superiore a quanto percepito fino a questo momento.
“Diamo atto al Giudice di aver preso una decisione giusta e, in un certo senso, coraggiosa – ha evidenziato Vaira -. Dapprima affidando a un perito di riconosciuta indipendenza e onestà intellettuale l’incarico di verificare, dal vivo e non sulle carte, l’esatto adempimento degli obblighi contrattuali; successivamente, di riconoscere l’inutilità del dibattimento, evitando ai miei clienti, oltre al danno, anche la beffa di subire un lungo processo. Abbiamo atteso pazientemente questo momento – ha aggiunto il legale -, collaborando lealmente con l’Autorità Giudiziaria per l’accertamento della verità. La nostra fiducia è stata ben riposta”.
“Oggi il giudice dell’udienza preliminare – ha aggiunto D’Ambrosio – ha dimostrato che le ipotesi di truffa e frode nell’appalto dei lavori di ristrutturazione del teatro Giordano erano del tutto infondate. È così crollato un castello di accuse evanescenti gravemente ingiuste verso chi aveva garantito che la ristrutturazione del teatro si facesse bene e nel rispetto della spesa approvata”. “Non posso che essere soddisfatto per un risultato che finalmente rende giustizia e restituisce serenità a persone perbene”, ha concluso Ursitti.