di ANTONELLA SOCCIO
Ieri l’altro il management dell’Amiu Puglia ha accolto i tecnici dell’Arpa per un nuovo controllo periodico al biostabilizzatore di Passo Breccioso, ma ieri mattina la situazione non si presentava molto diversa dal solito. Camion in fila in attesa di poter scaricare la monnezza, rifiuti accatastati e percolato e buste un po’ dappertutto nei terreni confinanti.
I disagi
Intanto il Comitato di cittadini e residenti Passo Breccioso, presieduto da Domenico Morea, ha scritto all’assessore all’Ambiente Francesco Morese per chiedere conto della tempistica dell’iter autorizzativo dell’impianto di trattamento di fanghi della società Tulipano srl di Prato. Il nuovo stabilimento si farà, il pressing regionale acquedottistico è stato risolutivo anche in sede di Via negli uffici dell’architetto Stefano Biscotti in Provincia, ma il Comitato chiede che l’amministrazione comunale foggiana si faccia promotrice della realizzazione, a carico della società Tulipano, di opere compensative utili alla bonifica dell’area e alla sua fruibilità, oltre che alla salvaguardia della salute e della sicurezza.
Numeri incongrui
L’incertezza a Passo Breccioso e nell’impianto e in discarica fa il paio con la raccolta in città. Sono di qualche giorno fa i numeri e l’allarme lanciato dal leader di Rifondazione Comunista Giorgio Cislaghi, sulla raccolta differenziata ferma ancora al palo. “Poco conta che i dati ricavabili dal sito istituzionale di Regione Puglia, dati forniti autonomamente dal Comune e non validati, attestino che l’aumento della raccolta differenziata vada di pari passo all’aumento della produzione di rifiuti pro cittadino e che le variazioni su base mensile ci forniscano l’immagine di una realtà altalenante con dati che, per l’anno in corso, variano dal minimo di giugno del 21,16% a un massimo di ottobre del 36,32% per la raccolta differenziata e da un minimo di produzione dei rifiuti pro cittadino di febbraio e agosto con meno di 36 kg. a un massimo di maggio e agosto, rispettivamente, 50,76 Kg. e 48,01 Kg. Una realtà che contrasta fortemente con il dato regionale, sia per percentuali di raccolta che di andamento mensile, che attesta una forbice minima tra il dato di gennaio (128.841 ton prodotte e 38,54% di RD) e il dato di luglio (142.130 ton prodotte e 40,92% di RD)”, ha scritto il politico in una lunga nota stampa.
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In Amiu
Nell’azienda a Foggia, uno dei temi centrali è oggi la sede, soffiata all’asta dalla Cermico Energia srl. Secondo i dirigenti sarà importante “non avere una sede precaria”. A tal proposito il Comune con una convenzione con l’Agenzia del Demanio sta tentando di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, ma non è escluso che si possa scegliere un qualche edificio privato pronto per l’uso. Si stanno vagliando molte ipotesi: suoli demaniali, capannoni privati e immobili in zone immediatamente limitrofe alla città. L’Amiu è intenzionata ad avere una “sede di livello”, è la vox populi aziendale.
Un terzo dei lavoratori nella platea dei circa 320 addetti non è più sindacalizzato, quando mancano solo 2 ore al raggiungimento del full time effettivo. Molti dei dipendenti, secondo l’ingegnere Ambrogio Giordano, non hanno ancora superato “il trauma del fallimento dell’Amica”. La raccolta dei rifiuti in città funziona 6 giorni su 7, ma manca ancora il controllo serrato sul divieto di conferimento di domenica. Riuscire a governare l’azienda riducendo i conflitti interni è stata la vera battaglia vinta finora parzialmente da Amiu Puglia, mentre è in costruzione un processo identitario forte del personale con l’azienda.
Nell’ultimo anno, i No dell’ex consigliera di amministrazione Lucia Lambresa avrebbero potuto rischiare di rallentare gli investimenti previsti a Bari. Ma Giordano assicura: “È vero che Amiu Puglia fa utili grazie all’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso, ma quegli utili sono ritornati alla città di Foggia sotto forma di tanti servizi. Con l’Agenzia di Gianfranco Grandaliano si amplierà la dotazione impiantistica della Regione e dell’azienda. Con i nuovi consiglieri del CdA si è data una volata. Ci dobbiamo aspettare un bel po’ di cose”.