Morto Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore che ha raccontato il caporalato nel Foggiano

Lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande è morto all’età di 40 anni a Roma. Tra le sue opere più importanti, “Uomini e caporali: viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud”, opera che ha scandagliato il fenomeno del caporalato in provincia di Foggia. “Siamo La notizia sta già circolando sul web e sui giornali dopo l’annuncio della famiglia: “Carissimi tutti, associati, amici e sostenitori dell’O.S.A., tutti noi, della famiglia Leogrande – ha scritto il padre, Stefano -, vogliamo annunciarvi il prematuro ed improvviso ritorno alla Casa del Padre del nostro carissimo Alessandro. Dio ce l’ha, provvisoriamente ed immeritatamente, donato ed ora se l’è ripreso per conservarcelo, per il giorno, al nostro reincontro , nel Regno dei Cieli. Alessandro è stato un uomo di grande fede nel Cristo e nell’uomo. Tutto questo l’ha portato, già da giovanissimo, nello scoutismo e successivamente nei campi di volontariato della Caritas Diocesana di Taranto in Albania e, come giornalista e scrittore, si è impegnato in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell’ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, ed ovunque ci sia stato un sopruso. A Voi tutti, chiediamo una preghiera, perché la nostra Luminosa ed Alba Maria c’illuminino e ci diano la forza di superare il dolore e lo sgomento umano e che possa sempre l’O.S.A. essere apportatice di Luce ovunque”.

E ancora: “Consentitemi, per favore, le lungaggini, che può fare un padre, che non riesce a lenire il proprio dolore. Alessandro, per me, era bellissimo. Alessandro era la Gioia, Che entrando in casa , ci coinvolgeva e travolgeva,roboante e trascinante;ma era anche il lavoro fatto bene, analitico e profondo; tutto alla ricerca della verità; ed era anche la denuncia; fatta con lo stile dell’annuncio, che, nonostante tutto, un mondo migliore, è ancora possibile. Ho sempre percepito, orgogliosamte, che la Sua essenza fosse molto, ma molto migliore della mia. Oggi questo padre si sente orfano. Sento pesantemente scendere le ombre nella mia vita. Spero tanto nella Luminosa”.

Emiliano: “Sensazione perdita irrimediabile”

“La morte di un giovane è sempre dolorosa da concepire. Quando a lasciarci è un uomo che ha dedicato la sua vita alla difesa degli ultimi, allo studio dei fenomeni più complessi come lotta alle mafie, caporalato, contrabbando, effetti dell’inquinamento sulla salute e sull’ambiente, si ha davvero la sensazione di una perdita irrimediabile”. Così il governatore della Puglia, Michele Emiliano, commenta in una nota l’improvvisa scomparsa, all’età di 40 anni, del giornalista e scrittore pugliese Alessandro Leogrande, esprimendo cordoglio alla famiglia, agli amici e ai colleghi.
“Intellettuale del Sud – ricorda Emiliano – ha praticato l’etica dell’impegno in tutte le sue opere. L’amore per la sua terra, la Puglia, affiorava da ogni riga, un amore che però non gli ha impedito di guardare sempre le cose con onestà. Mai ha chiuso gli occhi di fronte alle realtà più dure, né gli è mai mancato il coraggio di raccontare ciò che aveva visto o vissuto”. Leogrande, sottolinea il presidente della Regione Puglia, ha scritto del Sud “demistificando certi irriducibili stereotipi, ne ha parlato schiettamente, con l’autorevolezza di chi fa inchiesta ma senza rinunciare alla forza emozionale dell’immagine letteraria, capace di ridare vita, carne, colore, voce, individualità al fatto di cronaca. La sua eredità intellettuale è importante – conclude Emiliano – e lui, con i suoi scritti, resterà uno dei principali testimoni del nostro tempo”.