
“In giro per il centro della città di Foggia si possono notare extracomunitari che vendono prodotti contraffatti. Anche per loro è stato un black friday, ma con l’aggravante che gli abusivi vendono i prodotti contraffatti dei commercianti dinanzi ai loro negozi”. La dichiarazione di Alfonso Fiore è la prima esternazione pubblica del gruppo della Lega in Consiglio comunale. Il tema non poteva non essere quello dei migranti. “È una situazione insostenibile – continua – ci vorrebbe un provvedimento e sanzioni per chi acquista contro questo fenomeno che si sta espandendo sempre di più. Inoltre, questa situazione provoca molti disagi ai commercianti che, già gravati dalla crisi, vendono sempre meno e vedono i loro prodotti svenduti sulle bancarelle. La vendita di firme false fa concorrenza sleale ai negozi che espongono griffe autentiche e che pagano fior di imposte a uno stato che li spreme sempre più. Questo il risultato di una politica che si dimostra intransigente a senso unico”.
“Tutti hanno diritto al lavoro ma nel rispetto delle regole – gli fa eco Joseph Splendido -. Purtroppo questo non si verifica sempre, e non possiamo far finta di non vedere. Accade a Foggia (e non solo) dove in pieno centro, a pochi metri di distanza da negozi che vendono merce firmata, campeggiano indisturbati ambulanti con merce palesemente taroccata”. “Si tratta di una vera e propria ingiustizia verso quei commercianti che detengono regolare licenza di vendita – fa rilevare Splendido -. Una vertenza che riproporrò con forza in Consiglio comunale, chiedendo un controllo permanente che debelli definitivamente il fenomeno”.
“La vendida di merce contraffatta non è solo un problema per chi vende – ricorda infine Splendido – ma anche per chi compra questi prodotti. La multa in caso di controlli da parte degli agenti di polizia, infatti, non viene elevata solo per i venditori non autorizzati, ma anche per chi acquista da ambulanti abusivi e può arrivare fino a sette mila euro. Per l’acquirente, inoltre, c’è anche il rischio di incorrere in una sanzione penale, per ricettazione, se la merce viene acquistata non per uso personale, ma per il commercio, ovvero per la cessione a terzi”.