Don Uva, mal di pancia dei sindacati sul nuovo corso. Universo Salute: “Disponibili a confronto”

Lavoratori del Don Uva in assemblea (Foto archivio)

Come prevedibile, sulla riorganizzazione aziendale del “Don Uva” i sindacati hanno cominciato a farsi sentire. L’ente con 3 sedi (Bisceglie, Foggia e Potenza) e 1500 dipendenti, gravato da 500milioni di euro di debiti prima della cessione a Universo Salute, comincia a mostrare i primi mal di pancia dopo i primi provvedimenti che, nelle intenzioni della nuova proprietà, mirano al miglioramento dell’aumento della produttività. Prima Bisceglie e Potenza, poi Foggia. Le assemblee dei rappresentanti aziendali lamentano l’assenza di un confronto sulle decisioni e minacciano stati di agitazione e manifestazioni. Oggi, a Foggia, si è discusso delle mansioni del personale, dell'”aumento della spesa per la mensa” e dei “provvedimenti disciplinari che hanno indispettito il personale”. “In 40 giorni hanno stravolto l’ospedale – commenta l’organizzatore, Massimiliano Di Fonso dell’Usppi -, ma in maniera unilaterale. Al Mise ci avevano garantito che avrebbero coinvolto i sindacati in tutte le scelte, ma finora non è stato così”. Per questo, hanno chiesto una convocazione dinanzi al prefetto, aspettandosi una risposta entro 48 ore. “Altrimenti – continua il sindacalista – saremo costretti a protestare dinanzi ai cancelli”.

La risposta è arrivata con una comunicazione ufficiale del gruppo, che ha parlato di “incolpevole fraintendimento”, mostrando la volontà di incontrare tutte le sigle. “Siamo stupiti e rammaricati per le recenti dichiarazioni delle segreterie aziendali di Bisceglie di F.P. Cgil – F.P. Cisl – F.P.L. Uil – Fials – UGL – FSI – USB – spiega l’amministratore delegato di Universo Salute, Paolo Telesforo -. Si è trattato, indubbiamente, di un incolpevole fraintendimento della condotta e del modus operandi della nostra società, impegnata da sempre su un unico obiettivo: rilanciare le attività delle strutture di Bisceglie, Foggia e Potenza, nell’interesse primario dei pazienti, di tutti i dipendenti e dei territori interessati. Un obiettivo – prosegue – che Universo Salute sta perseguendo in ossequio a tutti gli obblighi previsti dal CCNL di settore ed a tutti gli impegni assunti in sede di sottoscrizione dell’accordo ex art. 47 L. 428/90, nel pieno rispetto del ruolo e delle prerogative che le norme di legge e di contratto riservano alle organizzazioni sindacali, tanto da aver tenuto, in meno di due mesi di gestione, diversi incontri sindacali sulle varie sedi ed aver effettuato numerose comunicazioni informative. In particolare – prosegue l’amministratore – Universo Salute ha adottato unilateralmente solo le determinazioni riservate, in via esclusiva, all’imprenditore, non ledendo in alcun modo le prerogative normative e contrattuali dei sindacati, con cui ha tenuto un regolare confronto su tutti i temi per i quali il CCNL prevede obblighi informativi o di concertazione”.
Per quanto attiene poi presunte “discriminazioni” relative al diritto alla mensa nelle tre sedi di Bisceglie, Foggia e Potenza, Telesforo sottolinea che “il regolamento mensa adottato da Universo Salute è uniforme in tutti e tre i presidi ospedalieri e si limita a recepire integralmente, anche da un punto di vista economico, il contenuto dell’art. 68 del CCNL di settore, unico riferimento normativo e contrattuale vincolante, alla luce della risoluzione, pattuita presso il MISE, di tutti gli accordi integrativi aziendali”. “Tutt’altro che inidonei”, inoltre, i locali in cui tale servizio è adibito: “Sono gli stessi utilizzati, sino al 30 settembre 2017, dalla Congregazione, e risultano essere assolutamente idonei al loro scopo”.

Sull’organizzazione del lavoro, sottolineano come “la volontà della società è quella di uniformare, ove possibile e tenuto conto delle relative peculiarità territoriali e strutturali, l’organizzazione del lavoro ed i turni di servizio del personale dei tre presidi, tanto che il 9 novembre scorso è stato tenuto un incontro sindacale con le RSA di Foggia, proprio in relazione all’applicazione dei medesimi turni di lavoro previsti a Bisceglie”. Mentre per quanto concerne la presunta “mobilità selvaggia dei pazienti dell’Istituto Ortofrenico senza la dovuta organizzazione preventiva e senza il doveroso rispetto della persona”, Universo Salute chiosa che “la mobilitazione dei pazienti dell’Istituto ortofrenico è avvenuta nell’assoluto rispetto di tutti gli standard di sicurezza per la loro incolumità psico-fisica ed è stato attuato per motivi di efficientamento e di miglioramento della loro assistenza”.
“Per quanto concerne le ferie, le festività ed i riposi – concludono -, stiamo operando nel pieno rispetto degli artt. 29 e 30 CCNL di settore; con riferimento alla gestione del personale, la nostra volontà è quella di efficientare al massimo l’utilizzo delle risorse umane, al fine di permettere alle stesse di esprimere al meglio professionalità acquisita, sempre nel rispetto delle prescrizioni fornite dal medico competente. In ogni caso, restiamo disponibili a tenere un eventuale incontro ulteriormente chiarificatore, ovvero a calendarizzare una serie di incontri, ad intervalli temporali fissi, così da poter maggiormente approfondire i singoli aspetti evidenziati”.